La mostra, curata da Fernando Mazzocca e Sergio Rebora con la collaborazione di Bernardo Falconi e Anna Maria Zuccotti, intende ricostruire l’articolato panorama dell’arte della miniatura ottocentesca partendo dalla restituzione della figura di Pietro Bagatti Valsecchi, al tempo noto miniaturista e padre dei due fratelli Fausto e Giuseppe. A questi ultimi si devono la raccolta delle collezioni e l’allestimento definitivo del palazzo di via Gesù 5, al piano nobile del quale è collocato il Museo.

La mostra (24 novembre 2004 – 6 febbraio 2005) sarà articolata in 5 sezioni:

La collezione di Giovan Battista Sommariva
In mostra trenta miniature su avorio e rame appartenute al conte Giovanni Battista Sommariva, celebre collezionista e mecenate del primo Ottocento, riproducente la sua straordinaria raccolta di dipinti, antichi e contemporanei, un tempo custodita nelle dimore di Parigi e di Tremezzo, sul Lago di Como. Tra gli autori alcuni dei migliori miniaturisti del tempo quali Abraham Constantin, Adèle Chavassieu d’Audebert, Edouard Gautier Dagoty, Giambattista Gigola, Henry L’Évêque.

Le miniature di Abraham Constantin per Carlo Alberto di Savoia
In mostra diciotto grandi miniature su smalto riproducenti opere d’arte famose realizzate da Abrahm Constantin, acquistate nel 1824 da Carlo Alberto di Savoia e oggi nelle collezioni della Galleria Sabauda di Torino. Gli autori cui ha guardato il miniaturista ottocentesco spaziano da Raffaello ad Andrea del Sarto, da Tiziano a Rubens.

Pietro Bagatti Valsecchi
L’ampia sezione dedicata al miniaturista Pietro Bagatti Valsecchi (Milano, 1802-1846) ne ricostruisce l’attività al tempo assai celebrata esponendo un folto nucleo di ritratti in miniatura che effigiano i suoi familiari e i personaggi dell’entourage dell’artista. A queste opere si aggiungono le raffinatissime miniature di riproduzione ispirate a famosi dipinti di autori ottocenteschi quali Palagio Palagi, Francesco Hayez o Francesco Podesti. Conclude la sezione un nucleo di dipinti a fuoco sul vetro, ambito che al tempo vide eccellere Pietro Bagatti Valsecchi. Oltre che a collezioni private, le opere esposte appartengono a prestigiose istituzioni quali la Pinacoteca Ambrosiana di Milano e le Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Pietro Vergine
In mostra una selezione di miniature su smalto e su porcellana del bresciano Pietro Vergine (1800-1863) provenienti da collezioni private e dalle civiche Raccolte d’Arte e Storia di Brescia. Verso la fine degli anni Trenta, sull’esempio del suo maestro Gian Battista Gigola, Vergine si dedicò–unico a Brescia–alla pittura su smalto e su porcellana realizzando “studi” e “copie da celebri autori”, sia antichi (Fra’ Bartolomeo, il Correggio, il Guercino, Moroni, Raffaello, Reni) che moderni (Appiani, Bezzuoli, Diotti, Gigola, Hayez, Inganni, Landi, Migliara, Molteni, Podesti, Schiavoni).

La collezione Archinto
A chiudere l’ampio panorama dedicato all’arte della miniatura ottocentesca conclude la mostra un gruppo di cinque miniature di grande formato realizzate alla fine del XIX secolo dal milanese Augusto Gerosa.

In ogni sezione della mostra saranno esposti dipinti di importanti autori ottocenteschi quale esemplificazione dei modelli cui guardarono i miniaturisti del tempo.

La mostra è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia.

Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale.

Un breve ciclo di incontri (13, 20, 27 gennaio 2005, ore 18) al Museo sono a corredo della mostra dedicata alla miniatura d’aprés.

Domenica 16 gennaio e domenica 23 gennaio alle ore 15.30 sarà possibile approfittare di una visita guidata alla mostra senza alcuna maggiorazione del costo del biglietto d’ingresso all’esposizione (6 Euro).

Per ulteriori informazioni si prega di contattare il Museo

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