Il copritavolo per la tavolo da gioco nella Sala della Stufa Valtellinese è una manifattura complessa in seta, argento filato e filo metallico dorato. Prima del restauro effettuato da Francesco Pertegato il copritavolo si presentava in uno stato di conservazione mediocre. Il tessuto di fondo, infragilito dal decadimento molecolare indotto dall’azione combinata di luce e di inquinamento atmosferico, presentava lacune di piccole e medie dimensioni e numerose lacerazioni di modesta entità che tuttavia segnalavano la precarietà del pezzo, mentre il filato metallico, sia delle broccature che del gallone ai bordi, era estremamente brunito per effetto dell’ossidazione. Presumibilmente acquistato intorno agli anni ottanta del XIX secolo dai fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi per la loro abitazione milanese, il copritavolo è esposto nella Sala della Stufa Valtellinese nel rispetto della sua collocazione originale.

Il copritavolo è composto da un piano in tessuto operato del XIX secolo, incorniciato da un largo gallone metallico e decorato, in stile “bizantina” (tipico del Romanticismo del periodo), con nove rotae tangenti il cui soggetto, ripetuto serialmente, rappresenta due uccelli affrontati retrospicienti. Le rotae si legano tra di loro con raccordi anch’essi circolari e nel disegno centrale si alternano a cornici a compasso ed elementi vegetali. L’insieme del disegno ripropone una stilizzazione dell’Albero della vita e dell’aquila, quest’ultima presente nello stemma di famiglia. L’ensemble è completato da quattro pendenti in velluto unito.

Relazione Tecnica del Restauro (Riportata dalla scheda del restauro)

OPERAZIONI PRELIMINARI
Distacco del gallone sui quattro lati e della fodera. Documentazione fotografica prima del restauro.

PULITURA
Dopo lo spolveratura condotta per aspirazione il tessuto è stato sottoposto a saggi di stabilità dei coloranti per valutare la possibilità di procedere al lavaggio in soluzione detergente acquosa o, almeno, a trattamento con miscela 1:1 di alcool etilico e acqua, al fine di eliminare le macchie nere dovute a muffe. Poiché il colore del filato della trama supplementare rossa si è rivelato instabile, il tessuto è stato sottoposto a pulitura per immersione in solventi organici a temperatura ambiente. Anche il gallone è stato pulito, separatamente, utilizzando lo stesso procedimento. La fodera è stata invece lavata in soluzione detergente acquosa contenente: 1g/l di tensioattivo non ionico e 0,4 g/l di carbossimetilcellulosa di sodio, sia per ottenere una migliore pulitura, sia per stabilizzare dimensionalmente il tessuto.

CONSOLIDAMENTO
È stato ottenuto mediante applicazione sul retro di supporti locali, in tela di cotone (la seta antica è ormai fortemente opacizzata), tinta in un colore simile a quello del fondo del tessuto. I supporti locali sono stati preferiti ad un solo supporto generale al fine di evitare che anche modeste tensioni tra i due strati possano provocare nuovi guasti al tessuto antico, molto infragilito. Il compito di sostegno complessivo viene affidato alla fodera di cotone, lavata, riposizionata e accorciata su uno dei lati, al fine di evitare la piega formatasi prima del restauro proprio perché il tessuto risultava troppo lungo di almeno 1 cm in un senso. Il consolidamento è stato condotto a cucito (punto posato), con file parallele di punti più o meno fitti in funzione della gravità dei guasti.

OPERAZIONI CONCLUSIVE
Riapplicazione della fodera e, successivamente, del gallone a cucito (in tal modo la tensione insiste sulla fodera più che sul tessuto degradato).

Per disporre della relazione tecnica del restauro in versione integrale, gli studiosi sono pregati di contattare la Direzione del Museo.

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