Una coppia normale, un normale ritorno a casa dopo una serata normale accompagnato da un dialogo normale. Sullo sfondo delle normali incrinature, dentro, che si mostrano senza imbarazzo, d’altronde anche i sorrisi sono crepe sui volti. D’altronde le crepe a volte sorreggono, a volte tengono insieme, a modo loro, aiutano a resistere, a non crollare. Sono segno di cedimento, ma anche di sopravvivenza. Sempre che non si allarghino troppo, che non diventino baratri, che i sorrisi non diventino smorfie. In tutta questa normalità, un gioco di ruolo, erotico quasi per caso, una scappatoia dalla quotidianità, un diversivo. Un amante. Un bisogno. Il bisogno di avere qualcun altro, o di essere qualcun altro. Due persone, forse tre, che sanno bene le regole – o forse no. Due persone, forse quattro, che sanno qual è il limite – o forse no. Un gioco che forse non è un gioco, forse è un gioco al massacro, un massacro che forse è autoinflitto. Pinter è come una rete, vi si può vedere attraverso in molti modi differenti, ogni personaggio ha una sua verità. Non c’è un’unicità, ma una varietà di interpretazioni dei sentimenti e delle relazioni, proprio come nella vita umana. Ognuno vede ciò che i propri occhi gli fanno vedere, un filtro che mette un velo, una patina sul vissuto.
L’AMANTE di Harold Pinter
con Elizabeth Annable
e Maria Carolina Nardino
produzione AltaLuceTeatro
Mercoledì 25 OTTOBRE 2023
ore 18.30: visita libera al Museo
ore 19:30: Spettacolo
Ingresso serale al Museo: 18 € con spettacolo gratuito (12 € ridotto)