«Pollock ha cambiato il linguaggio della pittura. Fu rivoluzionario tanto quanto lo furono Michelangelo o Raffaello nel Rinascimento» azzarda il curatore statunitense Carter Foster, che con questa mostra porta a Milano uno dei pezzi forti di Autunno americano.

Una sintesi di questa rivoluzione la si può ammirare nelle sale di Palazzo Reale, dove 49 opere di Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem De Kooning, Philip Guston, Morris Louis, Ad Reinhardt, Sam Francis e molti altri – tutte in prestito dal Whitney Museum di New York – raccontano il percorso con cui questi artisti, con una maturazione spalmata tra gli anni Trenta e i Sessanta, si affrancano a poco a poco dai modelli europei, fino a imporsi con tutta la loro originalità.

Lo sviluppo del linguaggio del movimento si tocca quasi con mano nel susseguirsi dei lavori di Pollock in mostra, dalle prime opere del 1933 tanto profondamente influenzate da Picasso, fino alla matura originalità del dripping e dell’action painting, che anticipa alcuni elementi della performing art e consacra Pollock come un eccezionale precursore dei successivi sviluppi dell’arte contemporanea. O, per dirla con il sindaco Giuliano Pisapia, «la prima vera globalizzazione dell’arte».

«Irascibili», come li definiva un’etichetta giornalistica di comodo, appioppata dall’Herald Tribune a questo eterogeneo gruppo di artisti quando, nel maggio del 1950, i terribili 18 indirizzarono al New York Times una lettera al vetriolo contro il direttore del Metropolitan Museum di New York, reo di averli esclusi da una mostra sull’arte americana contemporanea.

Lunedì 20 gennaio 2014
Visita guidata alla mostra Pollock e gli Irascibili. La scuola di New York a Palazzo Reale
Assistente culturale: dott.ssa Alessandra Montalbetti

Appuntamento: ore 14,30 all’ingresso di Palazzo Reale
Il costo dell’incontro è di Euro 18,00 per i Soci

Per informazioni e iscrizioni:
Segreteria Associazione Amici del Museo Bagatti Valsecchi
T 02 7600 6132
amici@museobagattivalsecchi.org

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