“…Si dice che con la cultura non si mangia, noi abbiamo voluto dimostrare l’incontrario…”
Questa la sfida dell’ultimo aperitivo al Museo Bagatti Valsecchi prima di Natale: un catering di eccellenza accompagnato da un buon vino ma anche da un menù molto particolare. Le pietanze non sono piatti tradizionali bensì poesie per un menù che nutre non il corpo ma lo spirito. Siete incuriositi?
Vi aspettiamo numerosi per scoprire insieme a noi questo nuovo e divertente progetto “Il Menu della Poesia” creato da un collettivo di attori professionisti “I Mangiatori”.
Gli attori presenti alla serata saranno: MAURO BERNARDI e VALERIA PERDONO
Giovedì 3 Dicembre 2015, h 19.30
Museo Bagatti Valsecchi
Via Gesù 5 – Milano
Per informazioni:
amici@museobagattivalsecchi.org
CHI SONO
I Mangiatòri nascono a Torino nel 2010 da un gruppo di allievi diplomatisialla scuola del Teatro Stabile di Torino, con l’intento di portare il teatro al di fuori dei teatri e di “servire” la cultura ai tavoli di ristoranti caffè e Pub.Nel corso degli anni il team si è aperto ad altri professionisti attivi sul panorama teatrale e cinematografico italiano. Il gruppo attualmente è formato da quindici elementi.
IL REPERTORIO
Il repertorio, in continua evoluzione, differente per ogni singolo interprete, consiste in brani poetici di autori contemporanei e non. Dai classici come Dante e Shakespeare, a contemporanei quali Maraini e Sanguineti, da testi teatrali in rima e versi di Bukowski e Brecht, al cantautorato e alla poesia comica e dialettale. Un viaggio intorno a tutto quello che può essere poesia.
IL MENU DELLA POESIA
Format ormai di larga diffusione, il MENU DELLA POESIA è una semplicissima metafora per riflettere sul rapporto tra la nutrizione del corpo e quella dello spirito. Si dice che “con la cultura non si mangia”: la nostra provocazione mira proprio a smontare questo preconcetto. In questa iniziativa, gli attori si trovano a servire i tavoli di un ristorante in abiti da camerieri, proponendo il proprio menu, che si presenta formalmente come quello di un qualsiasi ristorante ma le portate, anziché essere piatti caldi appena sfornati, sono poesie che possono essere ordinate dal cliente e recitate dal vivo. In tal modo la fruizione dello spettacolo avviene a distanza estremamente ravvicinata e lo spettatore lo può considerare un servizio a tutti gli effetti. Il MENU DELLA POESIA è stato portato in sedi private (feste, eventi, ecc.) così come in ristoranti che l’hanno richiesto come servizio aggiuntivo per i propri clienti; non da ultimo, è stato anche una realtà itinerante, in cui gli attori, girando di locale in locale, hanno proposto l’idea a un pubblico occasionale, composto per lo più da turisti, che ha dimostrato grande apprezzamento per l’iniziativa.