Stacca un cerotto! Quale cerotto? Si tratta della carta giapponese usata durante le operazioni di restauro per evitare perdite della superficie pittorica di un dipinto. E di molti cerotti è ricoperta l’opera che apre il percorso di visita del Museo Bagatti Valsecchi: il polittico di Giovanni Pietro Brentani, Madonna con il Bambino tra i santi Bernardino, Pietro martire, Pietro Apostolo, Giovanni Battista.

Il raggiungimento di 20.000 euro è l’obiettivo per riportare l’affascinante polittico al suo stato originale. Ogni donazione effettuata sulla piattaforma GoFundMe contribuirà a staccare un cerotto al polittico Brentani e ne consentirà l’accurato restauro che necessita.

QUI il link per donare

Tanti sono stati i benefattori di questa importante iniziativa, a partire dall’Associazione Antiquari Milanesi con la quale è presentata la campagna durante la quarta edizione di AMART e il cui contributo è stato fondamentale. Un ringraziamento va anche ai soci dell’Associazione Amici del Museo Bagatti Valsecchi, a Massimo Ciaccio e Big Insurance Group e a Cesarina Ferruzzi per i generosi contributi in occasione delle serate di racconta fondi.

Per consentire la valorizzazione di questa opera milanese, tutti possono fare la loro parte su www.gofundme.com.

L’OPERA

Il polittico, oggi in un compromesso stato di conservazione, rappresenta la Madonna con il Bambino e numerosi santi racchiusi in una preziosa cornice dorata in gotico internazionale. L’opera è stata attribuita al pittore Giovanni Pietro Brentani e, considerando i pochi dati anagrafici noti dell’autore, si ipotizza che possa essere stata realizzata nella seconda metà del Quattrocento. Il caratteristico fondo dorato, presente in tutti gli scomparti del polittico, rimanda all’elegante linguaggio tardogotico che emerge con vigore anche per la preziosità delle vesti, la gestualità delle mani e la raffinatezza dei profili raffigurati. I numerosi protagonisti possiedono occhi allungati e nasi appuntiti e sono posti in relazione gli uni con gli altri proprio grazie alla gestualità sottesa e all’incrocio di sguardi che rafforza il loro legame.

IL RESTAURO

Il restauro metterà in luce tutti i dettagli riccamente dipinti dall’artista che ha realizzato nella sua bottega anche la cornice in perfetta armonia con gli scomparti dipinti. Pizzi, merletti, decori, volti e sguardi, fanno dell’opera un raro gioiello da recuperare dell’arte lombarda del tardo Rinascimento.

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