Venerdì 13 ottobre 2023 – Tutto il giorno
MATTINA – VISITA ALLA MOSTRA “IL GRAN TEATRO DELLA LUCE. TRA TIZIANO E RENOIR” CON IL CURATORE ANTONIO D’AMICO
Per il secondo anno consecutivo si rinnova con la mostra “Il Gran teatro della Luce. Tra Tiziano e Renoir” la preziosa collaborazione tra il Comune di Domodossola e il Museo Bagatti Valsecchi, a testimonianza che la sinergia tra istituti culturali è un’azione virtuosa che va promossa con convinzione. Il Gran Teatro della Luce. Tra Tiziano e Renoir che presenta al vasto pubblico circa cinquanta dipinti provenienti da importanti musei italiani e da prestigiose collezioni private. Tiziano, Van Dyck, Ippolito Caffi, Gaetano Previati e Renoir sono solo alcuni dei grandi nomi degli artisti in mostra che prendono parte a questo viaggio.
La luce è la protagonista indiscussa di questa esposizione, ricercata e analizzata nelle diverse declinazioni che nei secoli gli artisti, tra l’Italia e le Fiandre e tra il Seicento e il Novecento, hanno immortalato sulla tela: una luce che è anche testimone dello scorrere del tempo e che viene indagata nella sua portata tecnologica, viaggiando tra rappresentazioni di paesaggi e visioni a lume di candela fino ad arrivare alla luce elettrica, l’artificio luminoso che proprio nella Val d’Ossola trova la sua consacrazione in quanto territorio ideale per la costruzione delle centrali idroelettriche.
A rendere ancora più unica la visita sarà Antonio D’Amico, conservatore del Museo Bagatti Valsecchi nonché curatore della mostra presso Palazzo San Francesco.
POMERIGGIO – VISITA AL SACRO MONTE DI DOMODOSSOLA
Circondato dalle Alpi ossolane e da tipici villaggi con pendii ancora coltivati con antichi vitigni, a breve distanza dalla Svizzera, il Sacro Monte si snoda dal borgo di Domodossola fino al colle di Mattarella, luogo dalle origini molto antiche la cui storia è testimoniata da rinvenimenti romani e longobardi di materiale edilizio, ceramica e utensili e da una lapide di marmo del 539 d.C., riutilizzata nella cortina del castello medioevale, distrutto nel 1415 dagli Svizzeri.
Il Sacro Monte fu intrapreso nel 1656 dai padri cappuccini Gioacchino da Cassano e Andrea da Rho per riprodurre la passione e morte di Cristo in immagini a grandezza naturale in una sorta di Biblia pauperum. Con le soppressioni napoleoniche degli ordini monastici nel 1810 i frati cappuccini furono cacciati e il convento destinato a caserma. Una rinnovata vitalità animò il complesso dal 1828 quando vi si insediò il nuovo ordine religioso fondato dal sacerdote e filosofo trentino Antonio Rosmini. Ripresero allora i lavori con la costruzione di altre cappelle fino al primo Novecento.
È necessario confermare la propria adesione, pagando la quota di partecipazione, entro lunedì 9 ottobre 2023
Quota partecipazione: 40,00€
PAGAMENTO
- Con bonifico, Intestato a: Associazione Amici del Museo Bagatti Valsecchi, Causale: Gita a Domodossola + Nome e Cognome Socio – IBAN: IT 83 Z 03069 09606 100000012287 (è NECESSARIO inviare ricevuta di avvenuto bonifico a amici@museobagattivalsecch
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