Museo Bagatti Valsecchi
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Collezione arredi

Collezione arredi

La ricca collezione di arredi è parte fondamentale del progetto collezionistico e di vita della casa Bagatti Valsecchi. I fratelli non si sono fatti scrupolo di affiancare ai pezzi del Quattrocento e del Cinquecento pezzi fortemente restaurati, o addirittura pezzi ottocenteschi in stile rinascimentale, perché il loro obiettivo era quello di creare un ambiente in cui l'effetto complessivo fosse più importante e convincente dell'originalità dei singoli pezzi.

PianofortePianoforte

Pianoforte

Achille Merico

1885

Legno di noce

180 × 137 × 74 cm

Inv. 0064

Sala della Stufa Valtellinese

Questa credenza con alzata contiene un pianoforte verticale con arpa metallica di meccanica francese.

Il corpo inferiore presenta una tastiera apribile (composta da sette ottave partendo dal "la"), una fascia sottopiano decorata con girali vegetali e pilastri con candelabre, mentre la parte superiore ha una struttura architettonica con colonne scanalate e intagliate tra cui vi è una composizione a falsa prospettiva.

Il mobile fu progettato dai fratelli Bagatti Valsecchi, i cui disegni preparatori sono conservati presso l'archivio del museo.

 

Comodini (coppia)Comodini (coppia)

Comodini (coppia)

attribuito a Achille Merico

Fine del XIX secolo

Legno di noce e castagno

83,5 × 69 × 45,5 cm

Inv. 0079 - 0080

Camera Verde

La coppia di comodini presenta uno sportello intagliato con un arco e pavimento prospettico, simile al corpo superiore del pianoforte nella Sala della Stufa Valtellinese (Inv. 0064), suggerendo che l'autore sia lo scultore in legno Achille Merico.

Il fronte è decorato con una cornice a squame, lesene a nastro intrecciato con rosette, e scanalature sulla parte frontale del cassetto.

Il piano presenta il becco di civetta e un gocciolatoio a dentelli.

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Fratelli Mora (attr.)

Fine del XIX secolo con frammenti del XVI secolo.

Legno di noce

166 × 173 × 52 cm

Inv. 0006

Studio

La cassapanca è stata costruita utilizzando un frontale di cassone antico completo di balza.

Il frontale presenta due figure maschili intagliate con girali vegetali che sostengono uno stemma e cariatidi sulle colonne della cassa.

La parte superiore è decorata con sei lesene, formelle e pannelli con mascheroni e composizioni vegetali. Al centro della trabeazione c'è una cartella con un motto inciso che recita: "DIO CONSERVI LA PACE E LO PERFECTO AMORE".

L'opera è stata creata da artigiani probabilmente dell'Italia settentrionale, forse lombardi e risale alla metà del Cinquecento.

Comodini (coppia)Comodini (coppia)

Comodini (coppia)

Innocente Cattaneo

1885

Legno di noce

78,5 × 86 × 43 cm

Inv. 0065–0066

Camera Rossa

Una coppia di comodini in legno di noce, composti anche con materiale antico di recupero.

Presentano una balza alta con gola intagliata a foglie, lesene con nastri intrecciati e cassetti intagliati a fogliami.

I due sportelli hanno telai intarsiati con nastri prospettici e formelle a bassorilievo con conchiglie tra cartigli e volute.

Il piano ha un aggetto deciso e presenta un becco con profonde unghiature.

L'etichetta del fabbricante, "I. Cattaneo, Ebanista, Intagliatore, Negoziante oggetti d'antichità", è posizionata all'interno dei comodini. L'artefice, attivo a Milano alla fine del XIX secolo, seguiva un repertorio rinascimentale. L'artigiano dimostra una preferenza per composizioni rigorose, un intaglio minuto e forme neoquattrocentesche.

VetrinaVetrina

Vetrina

Innocente Cattaneo

1886

Legno di noce

196 × 86,5 × 46,5 cm

Inv. 0071

Camera Rossa

La vetrina è simile a quella presente nella stessa stanza (Inv. 0070) in termini di dimensioni e architettura, ma presenta fregi e candelabri diversi sulle lesene, sull'architrave, sul cassetto e sullo sportello.

Lo stemma con le insegne dei Bagatti Valsecchi e dei Borromeo è intagliato su un serto di lauro sullo sportello, mentre le iniziali LI/BA/VA/BO di Carolina Borromeo sono scolpite negli angoli della specchiatura. Un cartiglio in basso riporta la data di esecuzione dell'opera, MDCCCLXXXV.

Il mobile è stato realizzato dall'intagliatore milanese Innocente Cattaneo e consegnato nell'aprile 1885 per la somma di 2000 lire.

VetrinaVetrina

Vetrina

Innocente Cattaneo

1886

Legno di noce

196,5 × 86,5 × 46,5 cm

Inv. 0070

Camera Rossa

La vetrina è composta da due parti decorate a motivi intagliati con lesene corinzie e grottesche.

La parte inferiore ha un tamburo e uno sportello con specchiatura unica. Dal cassetto è possibile estrarre una specchiera con appoggio.

L'elemento superiore è vetrato sui 3 lati e ha lesene sugli angoli. L'opera, simile all'altra vetrina nella stessa stanza, fu commissionata per Carolina Borromeo e destinata a contenere gioielli e altri oggetti personali. Fu realizzata dallo stesso artista che creò gli altri mobili neorinascimentali nella stanza, mentre il disegno di progettazione del mobile venne probabilmente fatto dai fratelli Bagatti Valsecchi.

La vetrina, insieme alla sua gemella, costò 2000 lire, come indicato sulla fattura datata 1886.

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura Alto Veneto o Friuli

Prima metà del XV secolo

Legno di cipresso

12 × 28 × 13,5 cm

Inv. 0601

Camera Verde

Una cassetta in legno di cipresso, con un intaglio decorativo sul fronte raffigurante cani affrontati con collare, circondati da un tralcio vegetale.

Sul coperchio esterno, decorato con incisioni a nastro, ci sono tracce di un piccolo scomparto, mentre all'interno ci sono tracce di un bordo decorato a punzone a rombo bulinato.

La cassetta appartiene ad una serie di cassette simili con decorazioni analoghe a animali da caccia di gusto orientale, datate alla prima metà del XV secolo e probabilmente realizzate in legno di cipresso.

CassaCassa

Cassa

Manifattura del veneto nord-orientale

Terzo quarto del XV secolo

Legno di cipresso

50 × 83 × 35,5 cm

Inv. 0604

Camera del Letto Valtellinese

La cassa è decorata con intagli ribassati su tutte le superfici visibili con motivi di difficile lettura a causa della perdita di decorazioni superficiali.

Il frontale presenta due scene principali, la prima con una o due figure a cavallo, mentre la seconda con quattro figure femminili con copricapo, circondate da un nastro decorato con amorini alati, fiere e cigni.

Sui fianchi del cassone ci sono angeli coronati e altre figurine alate che montano cigni.

Il coperchio ha una grande losanga incisa e una bordura punzonata.

Questo tipo di decorazione sembra essere tipico del Quattrocento e di un'ampia area geografica che copre l'Italia settentrionale, la Svizzera, l'Austria e la Germania meridionale, in particolare la zona veronese e dell'Alto Adige.

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura Alto Veneto o Friuli

Prima metà del XV secolo

Legno di cipresso e pioppo

12,5 × 28,5 × 13,5 cm

Inv. 0602

Camera Verde

Quest'opera è simile alle cassette Inv. 0601 e 0608, tuttavia è in pessime condizioni.

Il coperchio e il fondo sono realizzati in legno di pioppo, mentre il corpo è in cipresso, entrambi non sono originali.

Sul fronte ci sono due formelle raffiguranti un cane e una lepre racchiusi in tralci vegetali, con un vaso stilizzato al centro sotto la serratura.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura di Siena

Ultimo quarto del XV secolo e fine del XIX secolo

Legno di pioppo, pastiglia dorata e dipinta

84 × 203 × 65 cm

Inv. 0027

Passaggio alla Sala dell'Affresco

Cassone di legno di pioppo riccamente decorato in pastiglia dorata e dipinta, dotato di un coperchio convesso.

Sul frontale vi è una fine decorazione vegetale in rilievo che inquadra una scena cavalleresca raffigurante un corteo – verosimilmente nuziale – composto da cinque gruppi di figure che si susseguono paratatticamente.

La rappresentazione è racchiusa entro due solenni figure angelicate, raffigurate di dimensioni maggiori rispetto alle figure del corteo, munite di scudo con simboli araldici: l’angelo a sinistra esibisce lo stemma senese della famiglia Piccolomini – caratterizzato da una croce caricata di cinque montanti d’oro – mentre sullo scudo dell’angelo sulla destra sono raffigurati una ruota rossa e simboli floreali.

Trattandosi di un cassone nuziale, è possibile ipotizzare che gli scudi delle due figure angeliche riportino la raffigurazione degli stemmi delle due casate che si sarebbero unite in matrimonio.

Il fondo è finemente inciso e bulinato con decorazioni a girali vegetali e presenta una netta suddivisione tra la porzione superiore e quella inferiore che simula una distesa erbosa.

Sui fianchi del cassone vi sono invece ricche cornici polilobate che racchiudono stemmi araldici non ancora identificati.

 

CredenzaCredenza

Credenza

Manifattura francese (?)

Fine XIX secolo, frontale del XVI secolo

Legno di noce

100 × 198 × 50 cm

Inv. 0048

Camera del Letto Valtellinese

Credenza realizzata alla fine del XIX secolo. Presenta un fronte apribile a un'anta, decorata con un pannello intagliato.

Il pannello, proveniente da un frammento di cassone francese del XVI secolo, presenta al centro una testa virile circondata da animali marini fantastici e figure antropomorfe, sormontata da una targa con l'incisione "NUNQUAM RETRORSUM".

Il fronte intagliato può essere attribuito ad artefici francesi grazie alla tecnica di finitura dell'incisione e alle fisionomie delle figure rappresentate, che coincidono con quelle di alcune opere francesi.

Il resto della credenza, comprese le cornici della base, le colonne angolari, il piano, i fianchi e le fodere, sono opere di artigiani del XIX secolo che hanno utilizzato principalmente legno di recupero.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura di Vicenza

Fine del XV - inizio del XVI secolo, con integrazioni di fine XIX secolo

Legno di pioppo dipinto e dorato, ferro battuto

124 × 190 × 67 cm

Inv. 0024

Sala dell'Affresco

Il cassone dorato presenta tre dipinti, divisi da quattro candelabre, sul fronte: L'uccisione di Giulio Cesare, Enea che fugge col padre Anchise sulle spalle e il figlio Ascanio per mano, seguito dalla moglie Creusa e La testa di Pompeo presentata a Cesare.

La cassa è in legno di pioppo antico, mentre la balza è stata ricostruita con legname nuovo.

La doratura del coperchio sembra essere stata aggiunta in epoca moderna per coprire la policromia originale quattrocentesca.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Germania meridionale (?)

Fine del XIX secolo con frontale del XVI secolo

Legno di noce

62 × 141 × 46,5 cm

Inv. 0002

Studio

Il cassone è composto da frammenti antichi e legno di recupero.

Tra le lesene decorate con foglie e volute, un uomo e una donna sono rappresentati su due dei pannelli del cerchio centrale: questi sono originali del XVI secolo, mentre un'altra lesena è una copia del XIX secolo.

Le due figure possono essere attribuite alla scuola tedesca della seconda metà del XVI secolo.

Il legno di noce e pioppo è stato utilizzato per il coperchio, i fianchi e le fodere.

Le maniglie di ferro battuto sui fianchi appartengono al Cinquecento, ma non sono pertinenti all'opera.

StipoStipo

Stipo

Manifattura Italia settentrionale

Fine del XIX secolo con aggiunta di frammenti più antichi

Legno di noce e rovere

169 × 123 × 49 cm

Inv. 0003

Studio

Lo stipo è sostenuto da due mensole con zampe leonine che si appoggiano su una balza.

Il corpo ha un'architrave baccellato, sportelli laterali, una ribalta centrale e una fascia con tre cassetti. Tutte le specchiature sono rivestite con piallacci di rovere e ornate con archetti a tutto sesto poggianti su pilastri.

Gli sportelli sono divisi da lesene intagliate con mascheroni.

CassettoneCassettone

Cassettone

Manifattura Italia settentrionale

Fine del XIX secolo con elementi del XVI-XVII secolo

Legno di noce e abete

110,5 × 140 × 46 cm

Inv. 0085

Camera Verde

Il mobile era in origine il corpo superiore di un armadio da sacrestia o di uno stipo, allo stato attuale è classificabile come un cassettone.

La serratura a scatto, visibile sotto l'architrave, testimonia la preesistenza di uno sportello a calatoia.

I cassetti e le ante laterali hanno frontali decorati con fregi vegetali intagliati su fondi puntinati, mentre i due cassetti più grandi presentano un ovale, con una testa di cherubino e una colomba con un ramo di ulivo e due stelle, posizionato al centro.

Il basamento, i piedi e il piano sono rifacimenti più recenti.

Il mobile risale alla fine del XVI o alla prima metà del XVII secolo, ed è stato probabilmente prodotto in Italia settentrionale, forse in Lombardia. Una targhetta sul retro indica che il mobile si trovava in passato in una "saletta azzurra con pianoforte". Adesso il mobile si trova nella Camera Verde del Bagatti Valsecchi.

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Manifattura Italia settentrionale

Fine del XIX secolo con frammenti del XV secolo

Legno di noce

111 × 167 × 48 cm

Inv. 0037

Sala Bevilacqua

La cassa è caratterizzata da grandi specchiature in legno di noce con intarsi geometrici e braccioli con volute; il lato esterno del bracciolo destro è privo di tarsia.

Alcune parti del mobile presentano incongruenze tecniche e stilistiche: ad esempio, il sedile ribaltabile ha cerniere ad anello di ferro che non corrispondono alla serratura odierna, l'interno è patinato artificialmente, la spalliera ha montanti interrotti con giunzioni nascoste e la cornice superiore è ricostruita.

Anche i braccioli non sono stilisticamente pertinenti con le decorazioni intarsiate.

Si pensa che l'opera sia stata creata utilizzando un cassone antico, forse settecentesco, rifinito con parti di altri mobili, intarsiato con frammenti di toppi quattrocenteschi.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Italia settentrionale

Fine del XIX secolo, con frammenti del XVI-XVII secolo

Legno di noce

54 × 157 × 58 cm

Inv. 0029

Galleria delle Armi

Il cassone è stato creato utilizzando legno antico recuperato e presenta un basamento con piedi intagliati e una balza decorata.

Il fronte ha un pannello centrale che rappresenta due draghi che affrontano uno stemma diviso in croce.

I fianchi del cassone sono privi di decorazioni e la cornice è semplice.

All'interno del mobile è presente una targhetta in cui si riporta che "Contiene oggetti appoggiati e spade e corazze e bardature di cavallo che stanno sulla rastrelliera fra le porte verso il salone".

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Italia settentrionale

XV e XIX secolo

Legno di noce

89 × 190 × 50 cm

Inv. 0016

Passaggio alla Sala da Pranzo

Il cassone, nonostante sia in buono stato di conservazione, presenta vecchi segni di manomissione: i fianchi e il coperchio sembrano essere in legno antico ricostruito, mentre la fodera posteriore e il frontale sembrano essere originali del XV secolo.

Il frontale è decorato con archetti ciechi trilobati e fogliami ed è costituito da una sola grande tavola di noce agganciata al fianco da una chiodatura a vista.

I piedi sono composti, in materiale antico, da due elementi a forma di clessidra con scanalature, ma non corrispondono stilisticamente al frontale, suggerendo che provengono da un'altra opera.

La sequenza di archetti è simile a quella presente nel cassone delle Sette Virtù (Inv. 0025) ed è considerata una caratteristica presente nei cassoni lombardi tardo-gotici.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Italia settentrionale

XV e fine del XIX secolo

Legno di noce, palissandro, ebano, avorio

51,5 × 113,5 × 54,5 cm

Inv. 0028

Sala dell'Affresco

Il cassone presenta un fronte costituito da una tavola di noce intarsiata con tessere d'avorio, legni colorati ed ebano, ed è scandito da tre formelle.

I fianchi sono rifiniti con la tecnica "a buio" e sono privi delle maniglie originali in ferro.

Il fondo e la fodera posteriore sono patinate con mordente.

Il coperchio è difficile da valutare e non è chiaro se sia rimontato su un nuovo supporto di legno o mantenga l'ossatura antica.

La serratura e le cerniere sono moderne, come anche i piedi a ciabatta.

Nella decorazione presenta una bordura a girali, la rappresentazione del pozzo e dell'albero della vita ai lati della formella centrale e una specchiatura a stella su quest'ultima.

StipoStipo

Stipo

Manifattura Italia settentrionale

XVI secolo

Legno di noce, avorio, pero, ferro

45 × 60,5 × 37,5 cm

Inv. 0040

Galleria della Cupola

Un piccolo stipo da tavolo con sedici tiretti celati accessibili tramite un pannello a ribalta decorato con intarsi geometrici "alla certosina" in legno chiaro e avorio, incorniciati da legno di pero e rifiniti con maniglie di ferro battuto.

Il mobile ha una fodera posteriore in legno di pioppo e una serratura di ferro a vista.

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura Italia settentrionale

XVI-XVII secolo

Legno di noce

22 × 43 × 21,5 cm

Inv. 0606

Camera del Letto Valtellinese

La cassetta presenta un frontale intagliato a bassorilievo con tralci a fogliami intorno ad uno scudo.

Il coperchio e la base sono decorati da cornici intagliate, mentre il sostegno anteriore è costituito da due volute.

L'oggetto, pur non essendo di alta qualità, è originale del XVI-XVII secolo. Invece, il supporto posteriore è stato rifatto in epoca recente.

Credenza a due corpiCredenza a due corpi

Credenza a due corpi

Manifattura Italia settentrionale

fine del XVI secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce, castagno e abete

190 × 234,5 × 60,5 cm

Inv. 0095

Scalone su via Santo Spirito

La credenza, per come viene vista oggi, è stata creata attraverso la composizione e il restauro di parti per lo più antiche che erano probabilmente parte di uno o due mobili simili ma di dimensioni e strutture diverse.

Gli elementi di restauro sono stati eseguiti con legname di recupero e anche con essenze diverse come il legno di castagno al posto del noce.

Il fronte del corpo inferiore della credenza è composto da due sportelli originali del XVI secolo con la sua ferramenta, anche i frontali dei cassetti centrali sono originali. Invece, la balza e i piedi del mobile sono stati creati nel XIX secolo con legname più antico.

La decorazione della credenza è composta da motivi a baccellature, ovuli, nastri intrecciati e dentelli.

CofanoCofano

Cofano

Manifattura italiana

Fine del XIX con tarsie del XV secolo

Legno di noce, quercia, bosso, altre essenze, ferro

29 × 71 × 46 cm

Inv. 0597

Salone

Il cofano presenta tarsie su tutte le superfici tranne che sul lato posteriore e la fodera di base.

La decorazione comprende principalmente toppi geometrici e prospettici, con una scacchiera sul coperchio e una croce montata sulla faccia interna mediante la tecnica di incasso.

All'interno è presente un vano con coperchio intarsiato con forse dei piccoli cassetti; la ferramenta è costituita da due maniglie di ferro e cerniere ottocentesche, manca la serratura.

CredenzaCredenza

Credenza

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo

Legno di castagno, abete e noce

90 × 86 × 32 cm

Inv. 0063

Sala della Stufa Valtellinese

La credenza è costituita da un cassetto e da un'anta con quattro specchiature.

I piedi, collegati da una traversa, sono a forma di vaso intagliati e sostengono l'elemento superiore del mobile.

È stato realizzato nell'Ottocento o in tempi più recenti.

StipoStipo

Stipo

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con decorazioni del XVI-XVII secolo

Legno di noce, bronzo e ferro

169,5 × 138 × 53 cm

Inv. 0083

Camera Verde

Il mobile è costituito da uno stipo collegato ad un tavolo.

La parte superiore ha una grande calatoia rivestita in radica di noce con cerniere di ferro a vista, serratura centrale e due chiavistelli sui lati. Sugli angoli e sui lati ci sono "bambocci" raffiguranti angeli sovrapposti.

Sopra ci sono quattro cassetti intervallati da figure di putti e uno stemma con cappello cardinalizio diviso in croce con gigli e stelle.

Il piede ha sei gambe a torciglione collegate da traverse e un tamburo intagliato con motivi vegetali e due cassetti con grandi volute che fungono anche da sostegno per lo sportello a ribalta.

L'interno ha due sportelli laterali e una struttura centrale con cassetti di varie forme e maniglie di bronzo dorato.

L'opera è stata realizzata alla fine dell'Ottocento utilizzando alcuni fregi antichi, ma i "bambocci" e lo stemma sul fronte del mobile risalgono al Cinquecento.

Le lesene e la decorazione interna sono invece più recenti.

StipoStipo

Stipo

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con frammenti del XVI-XVII secolo

Legno di noce, bronzo e ferro

220 × 145 × 55 cm

Inv. 0005

Studio

Mobile tardo-ottocentesco costituito da uno stipo con una grande calatoia e una credenza con due sportelli e due cassetti.

Sono stati utilizzati molti frammenti antichi, principalmente attribuibili a mobili genovesi del XVI e XVII secolo. La maggior parte del mobile è ricostruita.

La decorazione è costituita da una coppia di candelabri con bambocci montati sul fronte dello stipo e altre due montate sulla credenza. Si vedono due putti su cavalli marini montati sui sostegni per la calatoia, quattro mezzi busti del coronamento dello stipo e un puttino posto sull'angolo di sinistra.

Questo tipo di mobile con decorazioni antiche divenne molto popolare a partire dagli anni '70 dell'Ottocento.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con frammenti dell'inizio del XVI secolo

Legno di noce

80 × 137 × 65 cm

Inv. 0021

Galleria delle Armi

Il mobile è stato realizzato alla fine dell'Ottocento che riutilizza cinque tarsie antiche.

Sul fronte del cassone quattro lesene intagliate, con candelabre e capitelli, scandiscono le tre formelle raffiguranti la storia di Porcia, figlia di Catone, in vedute architettoniche.

I due lati del cassone sono provvisti di maniglie di ferro e due tarsie raffiguranti conigli ritagliati e adattati allo spazio. I nastri intarsiati attorno sono costruiti con frammenti di toppi prospettici antichi.

I tre riquadri intarsiati del fronte sono arricchiti con architetture, ma senza una rigorosa struttura prospettica, il che suggerisce un'attribuzione ad artefici lombardi attivi tra Quattrocento e Cinquecento.

TavoloTavolo

Tavolo

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con frammenti del XVI e XVII secolo

Legno di noce

85 × 132 × 63,5 cm

Inv. 0092

Camera Rossa

Il tavolo è composto da un piano, montato su un tamburo dotato di cassetti, e da un basamento caratterizzato da sette balaustri, innestati su una pedana rialzata. Il piano presenta i bordi smussati e ornati da intagli floreali iscritti entro regolari festoni semicircolari. Il tamburo è decorato da quattro fregi intagliati con motivi vegetali e giraliformi inframmezzati, sugli angoli, da cubi su cui si dispongono teste alate di cherubino e pinnacoli torniti. La struttura è sorretta da sette colonne solidamente tornite, ordinate su un imbasamento conformato a «H», caratterizzato da quattro teste leonine disposte alle rispettive estremità.

Il mobile è il risultato di un assemblaggio di frammenti antichi ed elementi prettamente ottocenteschi. Il piano, il tamburo, l’imbasamento e le relative ciabatte con le teste leonine sono coerentemente riferiti alla fine del XIX secolo mentre le colonne e le teste di cherubino sul tamburo sono riconducibili a epoche diverse: le prime verosimilmente di fattura seicentesca mentre le sculture di chiara manifattura cinquecentesca. Le quattro teste scultoree sono di eccellente qualità e nobilitano il mediocre insieme del tavolo pertanto, la critica le ha ricondotte alla mano di un talentuoso intagliatore cinquecentesco.

La collezione Bagatti Valsecchi conserva altri tre esemplari di analoga conformazione, prodotti nell’Ottocento assemblando frammenti di epoche diverse (inv. nn. 46, 49 e 58).

 

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con tarsie della seconda metà del XV secolo

Legno di noce, bosso e quercia nera

15 × 35 × 46,5 cm

Inv. 0603

Camera Verde

Questa cassetta, definita "da scrivano" nei vecchi inventari del museo, è stata creata probabilmente con materiale di recupero nei tardi anni del 1800.

Ha un cassetto sul lato posteriore e due scomparti interni. Il coperchio presenta intarsi geometrici intrecciati attorno a uno stemma non identificato, mentre sui tre lati a vista ci sono bordi decorati, tra cui uno mostra un toppo prospettico con parallelepipedi disposti a croce.

I frammenti degli intarsi sono probabilmente provenienti da qualche opera distrutta di maestri della tarsia, attivi nel XV secolo. Questi motivi decorativi sono stati utilizzati sia nell'Italia centrale che nella parte settentrionale del paese.

Le cerniere e la serratura sono state rifatte.

ComodinoComodino

Comodino

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con tarsie della seconda metà del XV secolo

Legno di noce

93 × 73 × 40 cm

Inv. 0052

Camera del Letto Valtellinese

Il comodino, insieme al comodino gemello (Inv. 1100) è stato collocato al lato del letto nella Camera del Letto Valtellinese e sembrerebbe che sia stato fatto appositamente per questa stanza.

Il mobile è stato creato alla fine dell'Ottocento ed è decorato con una tarsia rinascimentale, composta da fiori e da uno stemma, montata sullo sportello centrale.

Le parti decorative esterne sono create con legno antico di recupero.

ComodinoComodino

Comodino

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con tarsie della seconda metà del XV secolo

Legno di noce

93 × 73 × 40 cm

Inv. 1100

Camera del Letto Valtellinese

Il comodino, insieme al comodino gemello (Inv. 0052) è stato collocato al lato del letto nella Camera del Letto Valtellinese e sembrerebbe che sia stato fatto appositamente per questa stanza.

Il mobile è stato creato alla fine dell'Ottocento ed è decorato con una tarsia rinascimentale, composta da fiori e da uno stemma, montata sullo sportello centrale.

Le parti decorative esterne sono create con legno antico di recupero.

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo e inizi del XX, con frammenti della metà del XVI secolo

Legno di noce e ferro

188 × 126 × 50 cm

Inv. 0101

Scalone d'ingresso

Il cassone sembra risalire alla fine del XIX secolo, mentre il dossale fu approntato qualche decennio più tardi.

Tutto il dossale, compreso l'architrave, le mensole e le lesene, oltre ai braccioli, il piano di seduta e i fianchi con maniglie di ferro, sono rifacimenti in stile utilizzando per lo più legno nuovo.

Il frontale ha due formelle centrali intagliate ex novo, una bordura con fregio geometrico in parte antica e una balza anch'essa autentica del XVI secolo e pesantemente stuccata.

L'opera completa alla base con una coppia di lesene con frammenti autentici del Cinquecento, raffiguranti mascheroni, trofei musicali (sinistra) e armi (destra).

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo, con frammenti del XV e XVI secolo

Legno di noce, pioppo e altre essenze

126 × 88 × 59 cm

Inv. 0033

Sala Bevilacqua

Una seduta realizzata verso la fine del XIX secolo, utilizzando elementi antichi.

La struttura sottostante è in gattice rivestito con piallacci di noce e toppi prospettici, con frontale e lato destro originali e il lato sinistro rifatto.

Gli animali marini fantastici intagliati sui due braccioli sono di recupero, probabilmente provenienti dai braccioli di un coro italiano del XVI secolo.

Lo schienale ha una formella centrale antica, ma la bordura a toppo e la fascia intarsiata a motivi floreali sono state rifatte.

La costruzione originale dell'elemento della cassa si ritiene il frutto dell'operato di artefici dell'Italia centrale del Quattrocento.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo, con frammenti del XV, XVI e XVII secolo

Legno di noce, di frutto e pastiglia

66 × 183 × 63 cm

Inv. 0022

Galleria delle Armi

Cassone in legno di noce con innesti in pastiglia e tarsie lignee, sorretto da zampe leonine. La struttura è tripartita in formelle decorative: ai lati vi sono due bassorilievi a pastiglia con soggetti desunti dalla mitologia classica mentre al centro vi è una tarsia lignea raffigurante un paesaggio architettonico con una chiesa dominante su una piazza desolata. Le formelle sono divise tra loro da quattro fregi vegetali in pastiglia e sono sovrastate da un fregio decorativo composto dall’alternarsi di due leoni alati affrontati e due delfini con le code intrecciate.

Il manufatto è frutto di un articolato assemblaggio di frammenti tardo rinascimentali e ottocenteschi: l’ossatura della cassa è antica, i piedi a zampa di leone sono parzialmente originali mentre il coperchio è ricostruito. Le formelle laterali in pastiglia e le relative cornici quadrangolari sono state recuperate e adattate al cassone mediante stuccatura; i fregi vegetali posti all’esterno della composizione sono di matrice cinquecentesca mentre i fregi che inquadrano lateralmente la tarsia centrale sono da riferire dubitativamente al XVII secolo.

 

CassoneCassone

Cassone

Manifattura italiana

Inizio del XVII secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce

56 × 164 × 52 cm

Inv. 0099

Atrio su via Santo Spirito

Il cassone presenta un frontale apribile a ribalta, con grosse cerniere.

È il risultato di una modifica più recente a un'opera originale del XVII secolo, con piedi a zampa di leone. Fodere e coperchio fanno parte dello stesso oggetto, mentre il frontale e le cariatidi sono stati probabilmente modificati.

Il fronte è decorato con volute vegetali, frutti e figure antropomorfe.

Cassone (coppia)Cassone (coppia)

Cassone (coppia)

Manifattura italiana

Metà del XVI sec

Legno di noce

61 × 173 × 58 cm

Inv. 0020 - 0026

Galleria delle Armi

I due cassoni sono pressoché integri, con l'eccezione del cassone Inv. 0020 che ha un piede posteriore e una cornice della base rifatti.

Sebbene in sostanza identici nella struttura, i frontali dei cassoni si differenziano nel decoro. Al centro dei cassoni, tra cartigli e due arpie contrapposte, compare uno stemma con testa di toro.

Seguono composizioni con varianti centrate su due grandi putti, da cui partono girali vegetali che terminano in infiorescenze, puttini e tori.

I fianchi sono lavorati con scanalature a due ordini e le balze sono rifinite con fogliami sugli angoli e al centro.

I cassoni poggiano su piedi leonini e sono collegati sul davanti da una cartella intagliata a volute identica su entrambi i mobili.

I coperchi sono caratterizzati da un ciglio lavorato a squame, con la parte centrale rialzata a urna.

ScatolaScatola

Scatola

Manifattura italiana

XV-XVI secolo e interventi posteriori

Legno di cipresso, tempera e ferro

13 × 35 × 21,5 cm

Inv. 0801

Galleria della Cupola

Una cassetta in legno dipinta con motivi losanghe in rosso e bianco.

La policromia è stata applicata su una preparazione a gesso stabilizzata da garza di tela originale del XV-XVI secolo. L'interno della scatola è foderato di carta.

È stata trasformata in seguito in una cassetta per le elemosine, con una rozza fessura sul coperchio e nuove serrature ai lati.

Sul frontale sono presenti tre bocchette a cuore di ferro, ma solo la bocchetta centrale è originale.

Ci sono due etichette lacere con le scritte: "G. Vendite Milano" e "55".

La struttura lineare e il decoro geometrico policromo fanno supporre una datazione tra XV e XVI secolo.

SediaSedia

Sedia

Manifattura italiana

XVI secolo (?)

Legno di faggio

82 × 40 × 27 cm

Inv. 0242

Camera Verde

Un sedile pieghevole composto da cinque stecche dritte e uno schienale sagomato con due incisioni di cerchi concentrici. L'usura dei materiali, lo stato delle giunture e i restauri indicano che l'opera risale ad un'epoca antecedente il XIX secolo.

Questo modello di sedile è tradizionalmente considerato del XV secolo, ma è più probabile che fosse diffuso nel secolo successivo.

Si suppone che questo sedile sia stato prodotto in Italia settentrionale.

Sedia (serie di cinque)Sedia (serie di cinque)

Sedia (serie di cinque)

Manifattura italiana

XVI secolo (?)

Legno di faggio

87 × 39 × 27 cm

Inv. 0233 - 0237

Biblioteca

La serie di sedie pieghevoli "a tenaglie" si compone di sei stecche incurvate decorate con angoli nella parte superiore.

Lo schienale è sagomato con semicerchi incisi e puntinature.

La superficie mostra segni di usura e il legno di faggio sembra appartenere ad un'epoca più antica del XIX secolo.

Si riscontrano esemplari simili nell'artigianato sardo del XIX secolo.

CredenzaCredenza

Credenza

Manifattura italiana

fine del XIX secolo, con decorazioni del XVI (?) secolo

Legno di noce

93 × 95 × 39 cm

Inv. 0019

Passaggio alla Sala da Pranzo

La credenza è stata realizzata alla fine del XIX secolo, utilizzando frammenti più antichi di difficile datazione, tra cui due ante, una coppia di colonne tuscaniche e due decorazioni verticali a medaglioni e anelli intagliati. Il resto del mobile, inclusa la fascia con cassetto, è databile al XIX secolo, il tutto creato utilizzando legno nuovo poi invecchiato.

I frammenti antichi incorporati nella credenza, probabilmente componenti di un inginocchiatoio, hanno richiesto una balza alta per essere utilizzati come elementi nella realizzazione del mobile.

La disposizione delle colonne sugli angoli richiama prototipi cinquecenteschi dell'Italia centrale.

 

Credenza a due corpiCredenza a due corpi

Credenza a due corpi

Manifattura italiana

fine del XIX secolo, con decorazioni del XVI secolo

Legno di noce

165 × 89 × 40 cm

Inv. 0001

Studio

Credenza di fine XIX secolo. La struttura è interamente coperta da decorazioni a intagli, tra questi spiccano quattro candelabri a grottesca di dimensioni identiche tra loro, ma con disegni leggermente diversi, e due coppie di lesene con figure.

Il corpo inferiore ha una fascia sotto il piano, al di sotto della quale si trovano due grandi cassetti con frontale intagliato, affiancati da due piccoli tiretti celati da mascheroni. I pilastri sono decorati con sculture antiche, una cariatide e un telamone.

Nel corpo superiore, sul coronamento, è stato inserito un cassetto con fronte intagliato del XVI secolo.

Le candelabre presentano vasi, volute, figure antropomorfe, corazze e cartigli.

Le lesene ai lati hanno figure femminili su teste di mostri, elementi vegetali e tritoni. La somiglianza del tritone con quello intagliato da Rizzardo Taurino e aiuti nel 1572 sul fusto del leggio del coro di Santa Giustina a Padova suggerisce che questi pezzi possano essere originari del Veneto.

Il resto del mobile è stato costruito con del legname nuovo, successivamente scurito.

 

 

Serie di due stipiSerie di due stipi

Serie di due stipi

Manifattura ligure (?)

Inizio del XVII secolo - fine del XIX

Legno di noce

74,5 × 84 × 41 cm

Inv. 0075 – 0076

Camera Rossa

Due stipi collocati, rispettivamente, sui due cassettoni "a bambocci" della Camera Rossa.

Entrambi gli arredi sono stati pesantemente ristrutturati alla fine del XIX secolo, quando sono stati acquisiti dalla collezione Bagatti Valsecchi. Il mobile Inv. 0075, posizionato sul cassettone Inv. 0074, probabilmente è servito da modello per il lavoro decorativo sullo stipo Inv. 0076. Quest'ultimo, infatti, presenta tutte le decorazioni "a bambocci" dei pilastri, dell'architrave e delle edicole interne rifatti secondo modelli esemplati sulla prima opera.

Sono stati eseguiti interventi sulle strutture di entrambi gli arredi: rifacimento delle basi, delle fodere posteriori e dei cappelli, ma sono andati perduti i grandi sportelli a calatoia. Altri interventi sono stati effettuati all'interno degli stipi.

Gli sportelli dell'Inv. 0075 sono originali del XVII secolo, mentre quelli dell'altro sono stati ricostruiti.

Non ci sono informazioni certe sulla provenienza di questi arredi, anche se sono comunemente attribuiti all'ambiente genovese.

CassettoneCassettone

Cassettone

Manifattura ligure

Inizio del XVII secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce, abete e pioppo

99 × 147,5 × 73 cm

Inv. 0074

Camera Rossa

Il cassettone ha un frontale semplice, con tre grandi cassetti e due mezzi cassetti separati da uno più piccolo quadrato, dove è intagliato uno stemma con elmo e due putti.

È stato pesantemente restaurato con elementi ricostruiti, ad eccezione dei fianchi antichi in massello di noce rifiniti da cornici moderne. La balza, i piedi e il fondo sono completamente ricostruiti, mentre l'ossatura dei pilastri è del XVII secolo.

Le guide, controguide e catene sono costruite con legno di recupero.

Le fodere dei cassetti sono costituite da integrazioni con parti antiche in legno di pioppo e d'abete. Invece, le maniglie dei cassetti a forma di putto che cavalca un delfino e le bocchette di bronzo raffiguranti putti alati con scudo sono originali del XVII secolo.

CassettoneCassettone

Cassettone

Manifattura ligure

Inizio del XVII secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce, abete e pioppo

93 × 156 × 55 cm

Inv. 0073

Camera Rossa

Il cassettone a nove cassetti è uno dei caratteristici arredi della Camera Rossa, insieme all'altro cassettone e ai rispettivi stipi, decorati con motivi a "bambocci".

I frontali dei cassetti sono in radica di noce, di cui otto decorati con cornici di ovuli e unghiature; il nono cassetto, centrale e più piccolo, presenta uno stemma tra due figure di putti. Tutti i cassetti presentano maniglie con figure intagliate.

Il mobile ha subito una riduzione della profondità di circa 10-15 cm, con rifacimento della fodera posteriore in abete nuovo.

Le bocchette di bronzo sono autentiche del XVII secolo solo sui cassetti del secondo e terzo registro, mentre quelle più in basso sono probabilmente rifacimenti ottocenteschi.

Vetrina (Coppia)Vetrina (Coppia)

Vetrina (Coppia)

Manifattura lombarda (?)

Fine del XIX secolo

Legno di noce e vetro

244 × 111 × 51 cm

Inv. 0010–0011

Sala da Pranzo

Una coppia di vetrine ottocentesche.

Il corpo superiore a vetri è sormontato da un pesante cappello decorato con pilastri a 45 gradi ornati con cariatidi femminili.

La base è costituita da un cassetto e uno sportello a ribalta decorato con un pannello su cui sono visibili due draghi affrontati su uno scudo.

Gli angoli dei mobili presentano doppi mascheroni.

VetrinaVetrina

Vetrina

Manifattura lombarda (?)

Fine del XIX secolo, con frammenti del XVI-XVII secolo

Legno di noce e vetro

244 × 98 × 53 cm

Inv. 0012

Sala da Pranzo

La vetrina è accoppiata con un'altra vetrina simile (Inv. 0013) presente nella stessa stanza.

Il mobile presenta due pilastri, composti da teste femminili sovrapposte a mensole (antiche). Nella fascia sotto il piano sono intagliati vari nastri, tra cui uno a intreccio.

Il grande pannello centrale è decorato con una maschera accerchiata da elementi vegetali invasi da uccelli.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura lombarda

Fine del XV e fine del XIX secolo

Legno di noce e pioppo

87 × 235 × 68 cm

Inv. 0025

Sala dell'Affresco

Il cassone delle Sette Virtù è composto da un pannello frontale in legno di noce dipinto a tempera con sette figure femminili sovrapposte alle scritte che rappresentano le virtù teologali e le virtù cardinali.

Il resto dell'opera presenta elementi quattrocenteschi e altri elementi, invece, che potrebbero non essere completamente originali.

La cassa è composta da grandi tavole di noce originali quattrocentesche inchiodate tra loro. Il coperchio, un tempo con quattro cerniere ad anello, ora è ferrato con due cardini a piastra.

La balza, decorata ad archetti gotici, ha la testa laterale ritoccata a fine XIX secolo.

Coppia di credenzeCoppia di credenze

Coppia di credenze

Manifattura lombarda (?)

seconda metà del XVI -inizio del XVII secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce, abete, ferro

120 × 174 × 53 cm

Inv. 0008 - 0009

Sala da Pranzo

Nella Sala da Pranzo è possibile ammirare una coppia di credenze: la credenza collocata a destra del camino è un pezzo originale del XVI-XVII secolo, mentre la seconda è una copia di fine Ottocento.

Un'indagine tecnica ha rivelato che la struttura della credenza antica è stata modificata e rifatta in diverse parti.

Sono presenti elementi decorativi, tra cui colonne corinzie, edicole con piccole sculture lignee e fregi intagliati.

Le ante hanno specchiature con stemmi raffiguranti un'aquila coronata e incatenata e un leone rampante con spada opposto a un castello turrito.

Il coperchio è bordato con teste laterali e lista anteriore.

CredenzaCredenza

Credenza

Manifattura lombardo-veneta (?)

Fine XIX secolo, frontale del XVI secolo

Legno di noce, abete

149 × 128 × 44 cm

Inv. 0045

Sala Bevilacqua

La credenza è composta da due ante e tre cassetti, decorati con candelabri e girali vegetali intagliati.

Le maniglie dei cassetti sono di ferro e le ante presentano grandi stemmi con un leone rampante e una stella.

Il mobile è stato oggetto di ampi rifacimenti, specialmente nella parte bassa della candelabra di destra e sul cassetto principale.

La struttura del mobile, le cornici, il piano e altri elementi sono di epoca più recente, ovvero del tardo XIX secolo. Il piano è stato realizzato con materiale di recupero, mentre per le parti non a vista sono stati utilizzati legno nuovo assemblato con tecniche ottocentesche.

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura Piemontese

XVI secolo

Legno di noce

27 × 45,5 × 27,5 cm

Inv. 0308

Camera del Letto Valtellinese

Cassetta molto elaborata ma tecnicamente modesta, con coperchio, fianchi e frontale intagliati con fondo ribassato.

Al centro del coperchio si trova lo stemma araldico dei Savoia, con due leoni rampanti montati su colonne e un corona sullo scudo crociato, affiancata dalle croci di Gerusalemme e di Malta.

Sul frontale ci sono due figurazioni separate da due archi su tre colonne, con il monogramma di Cristo "IHS" e "MARIA" a destra e un cuore trafitto dalla freccia con una corona e stelle a sinistra.

Sotto la figurazione del frontale c'è un braciere fiammeggiante con la scritta "WLS" e "SARTORIA".

Sul fianco sinistro c'è uno scudo incrociato con gigli di Francia, mentre sul lato destro vi è una composizione architettonica con il simbolo della croce e il monogramma "IHS".

Il montaggio delle tavolette sembra essere stato eseguito a chiodi senza incastri.

Il manufatto è originale e probabilmente di scuola piemontese del XVI secolo, con rifacimento solo del fondo e sostituzione della serratura.

Stipo di "Bargueno"Stipo di "Bargueno"

Stipo di "Bargueno"

Manifattura spagnola

XVI-XVII secolo

Legno di noce, ferro, velluto

151 × 108 × 45 cm

Inv. 0035

Sala Bevilacqua

Il mobile è composto, nella parte superiore, da uno stipo con una ricca ornamentazione di ferro battuto su un fondo di velluto rosso, con maniglie, serratura, chiavistelli e cassetti quadrati rettangolari.

Nella parte inferiore, invece, si trova un piede a ponte che sostiene la cassa-stipo, caratterizzato da ciabatte rubuste, colonne tortili, e due elementi estraibili per l'appoggio alla ribalta.

L'opera è stata attribuita a una manifattura spagnola.

SediaSedia

Sedia

Manifattura Veneta

Seconda metà del XV secolo (?) e XIX secolo

Legno di cipresso

110 × 90 × 65 cm

Inv. 0241

Camera Verde

Il sedile, di modello "snodabile" o "da campo", è composto da robusti montanti e braccioli a sezione rettangolare tenuti insieme da perni di legno passanti.

Le facce delle gambe sono rifinite da doppie incisioni lineari, mentre i braccioli sono decorati con due differenti punzoni quadrati.

Lo schienale è composto da una cartella principale intagliata a fondo ribassato con una scena cortigiana raffigurante due dame e due uomini posti tra alberi al fianco di un vaso, da interpretare come la fontana della giovinezza, mentre nel coronamento sono intagliati due leoni che affrontano uno scudo araldico senza insegne.

CassaCassa

Cassa

Manifattura veneta (?)

XV secolo

Legno di noce e avorio

50 × 119 × 52 cm

Inv. 0094

Sala Bevilacqua

La cassa è realizzata in legno di noce con incastri a coda di rondine a vista ben eseguiti.

Le superfici sono intarsiate alla certosina con piccole tessere d'avorio che compongono disegni geometrici circolari, a nastro e in quadro. L'interno e la parte posteriore della cassa hanno una decorazione semplificata rispetto al resto.

La serratura, di ferro e montata all'esterno, è originale del XV secolo.

Questo tipo di manufatti decorati in stile islamico viene generalmente attribuito all'Italia settentrionale, in particolare al Veneto, ma non esiste una prova certa che permetta di individuare con precisione i centri di produzione nella penisola. Il gusto di lasciare a vista gli incastri potrebbe essere una consuetudine settentrionale.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Veneta

XVI-XVII e fine del XIX secolo

Legno di noce

56 × 147 × 42 cm

Inv. 0017

Passaggio alla Sala da Pranzo

Il cassone subì un rimaneggiamento alla fine del XIX secolo, durante il quale fu fortificata la struttura, ferrati i piedi a zampa di leone e ricostruiti i lati logori.

Frontalmente è decorato con un fregio a tralcio di vite, delimitato da due cornici, e una specchiatura composta da girali vegetali e uno stemma senza attributi.

Il mobile sembra essere stato ridotto in profondità, probabilmente per permettere il recupero dei frammenti logori delle specchiature laterali.

La fodera posteriore, la porzione anteriore della balza, il coperchio e la serratura sono originali del XVI - XVII secolo, ma il grande pannello frontale sembra essere un lavoro ottocentesco.

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Manifattura Veneta

XVI-XVII secolo, trasformata a fine XIX secolo

Legno di noce

85 × 162 × 50 cm

Inv. 0106

Vestibolo

La cassapanca è stata creata unendo due vecchi cassoni, di cui uno in cattive condizioni.

Il corpo inferiore è rimasto sostanzialmente intatto e presenta una balza baccellata sul davanti, un pannello riquadrato da un fregio a tralcio con uno stemma al centro e due erme maschili sugli angoli.

Il copripanca è stato riparato e aperto al centro.

La parte superiore è stata creata utilizzando materiali antichi, tra cui il fronte del cassone probabilmente gemello a quello inferiore, che presenta uno stemma raffigurante un vaso con pietre.

Cassetta-scrittoioCassetta-scrittoio

Cassetta-scrittoio

Maniffattura Veneto nord-orientale

Inizi del XVI secolo

Legno di cipresso, ferro

27 × 64,5 × 54 cm

Inv. 0605

Galleria della Cupola

La cassetta è una scatola da viaggio con coperchio inclinato incernierato, maniglie sui lati e serratura di ferro originale.

La superficie esterna è decorata con diverse punzonature come stelle a sette punte, quadretti, piccole stelle vicine e linee interrotte.

Sulla faccia interna della ribalta c'è una Crocifissione realizzata con intaglio ribassato e finita con tratti incisi e pirografati, con intorno un nastro con girali vegetali e i simboli degli Evangelisti ai vertici.

L'interno della cassetta ha dieci cassetti posti su due ordini con racemi e il monogramma di Cristo entro il sole raggiato, oltre a due scomparti con figure di santi armati di lance e girali vegetali abitati da figure umane sui lati.

CofanoCofano

Cofano

Maniffattura Veneto nord-orientale

Inizio del XVI secolo

Legno di cipresso, ferro

15 × 41 × 28 cm

Inv. 0593

Galleria della Cupola

La cassetta è decorata con intagli a fondo ribassato e pirografia, raffiguranti una scena cortigiana con un cavaliere e due dame sul coperchio e amorini e uccelli lungo i lati.

L'interno presenta cassetti e scomparti con figure di una dama e un cavaliere delimitati da colonne, con un piccolo cassetto segreto.

La tecnica a fondo ribassato suggerisce un'origine nordica, probabilmente veneta, e la datazione è stimata verso la prima metà del XVI secolo, basata sui dettagli delle figure e dei loro atteggiamenti.

La cassetta ha perso la serratura e le cerniere sono state sostituite.

Coppia di cofanettiCoppia di cofanetti

Coppia di cofanetti

XVII secolo (?)

Legno di ebano, bronzo e ferro


14, 5/14 x 24/25 x 12, 5/12 cm

Inv. 0715 – 0716

Camera Rossa

Si tratta di una coppia di cofanetti impiallacciati con liste di ebano, che presentano leggere differenze nelle dimensioni e nelle decorazioni bronzee.

Entrambi i coperchi hanno una rifinitura smerlata con una maniglia al centro. Uno dei cofanetti ha una maniglia a sezione circolare, mentre sull'altro è di fusione e riproduce due figure alate. I cofanetti hanno la stessa maniglia montata sui fianchi e una bocchetta a foggia di mascherone.

I piedini, realizzati in bronzo, sono una piccola composizione con piede a zampa di leone sormontato da un mascherone e un puttino.

L'interno di entrambi i cofanetti è rivestito in velluto rosso.

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PianofortePianoforte

Pianoforte

Achille Merico

1885

Legno di noce

180 × 137 × 74 cm

Inv. 0064

Sala della Stufa Valtellinese

Questa credenza con alzata contiene un pianoforte verticale con arpa metallica di meccanica francese.

Il corpo inferiore presenta una tastiera apribile (composta da sette ottave partendo dal "la"), una fascia sottopiano decorata con girali vegetali e pilastri con candelabre, mentre la parte superiore ha una struttura architettonica con colonne scanalate e intagliate tra cui vi è una composizione a falsa prospettiva.

Il mobile fu progettato dai fratelli Bagatti Valsecchi, i cui disegni preparatori sono conservati presso l'archivio del museo.

 

Comodini (coppia)Comodini (coppia)

Comodini (coppia)

attribuito a Achille Merico

Fine del XIX secolo

Legno di noce e castagno

83,5 × 69 × 45,5 cm

Inv. 0079 - 0080

Camera Verde

La coppia di comodini presenta uno sportello intagliato con un arco e pavimento prospettico, simile al corpo superiore del pianoforte nella Sala della Stufa Valtellinese (Inv. 0064), suggerendo che l'autore sia lo scultore in legno Achille Merico.

Il fronte è decorato con una cornice a squame, lesene a nastro intrecciato con rosette, e scanalature sulla parte frontale del cassetto.

Il piano presenta il becco di civetta e un gocciolatoio a dentelli.

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Fratelli Mora (attr.)

Fine del XIX secolo con frammenti del XVI secolo.

Legno di noce

166 × 173 × 52 cm

Inv. 0006

Studio

La cassapanca è stata costruita utilizzando un frontale di cassone antico completo di balza.

Il frontale presenta due figure maschili intagliate con girali vegetali che sostengono uno stemma e cariatidi sulle colonne della cassa.

La parte superiore è decorata con sei lesene, formelle e pannelli con mascheroni e composizioni vegetali. Al centro della trabeazione c'è una cartella con un motto inciso che recita: "DIO CONSERVI LA PACE E LO PERFECTO AMORE".

L'opera è stata creata da artigiani probabilmente dell'Italia settentrionale, forse lombardi e risale alla metà del Cinquecento.

Comodini (coppia)Comodini (coppia)

Comodini (coppia)

Innocente Cattaneo

1885

Legno di noce

78,5 × 86 × 43 cm

Inv. 0065–0066

Camera Rossa

Una coppia di comodini in legno di noce, composti anche con materiale antico di recupero.

Presentano una balza alta con gola intagliata a foglie, lesene con nastri intrecciati e cassetti intagliati a fogliami.

I due sportelli hanno telai intarsiati con nastri prospettici e formelle a bassorilievo con conchiglie tra cartigli e volute.

Il piano ha un aggetto deciso e presenta un becco con profonde unghiature.

L'etichetta del fabbricante, "I. Cattaneo, Ebanista, Intagliatore, Negoziante oggetti d'antichità", è posizionata all'interno dei comodini. L'artefice, attivo a Milano alla fine del XIX secolo, seguiva un repertorio rinascimentale. L'artigiano dimostra una preferenza per composizioni rigorose, un intaglio minuto e forme neoquattrocentesche.

VetrinaVetrina

Vetrina

Innocente Cattaneo

1886

Legno di noce

196 × 86,5 × 46,5 cm

Inv. 0071

Camera Rossa

La vetrina è simile a quella presente nella stessa stanza (Inv. 0070) in termini di dimensioni e architettura, ma presenta fregi e candelabri diversi sulle lesene, sull'architrave, sul cassetto e sullo sportello.

Lo stemma con le insegne dei Bagatti Valsecchi e dei Borromeo è intagliato su un serto di lauro sullo sportello, mentre le iniziali LI/BA/VA/BO di Carolina Borromeo sono scolpite negli angoli della specchiatura. Un cartiglio in basso riporta la data di esecuzione dell'opera, MDCCCLXXXV.

Il mobile è stato realizzato dall'intagliatore milanese Innocente Cattaneo e consegnato nell'aprile 1885 per la somma di 2000 lire.

VetrinaVetrina

Vetrina

Innocente Cattaneo

1886

Legno di noce

196,5 × 86,5 × 46,5 cm

Inv. 0070

Camera Rossa

La vetrina è composta da due parti decorate a motivi intagliati con lesene corinzie e grottesche.

La parte inferiore ha un tamburo e uno sportello con specchiatura unica. Dal cassetto è possibile estrarre una specchiera con appoggio.

L'elemento superiore è vetrato sui 3 lati e ha lesene sugli angoli. L'opera, simile all'altra vetrina nella stessa stanza, fu commissionata per Carolina Borromeo e destinata a contenere gioielli e altri oggetti personali. Fu realizzata dallo stesso artista che creò gli altri mobili neorinascimentali nella stanza, mentre il disegno di progettazione del mobile venne probabilmente fatto dai fratelli Bagatti Valsecchi.

La vetrina, insieme alla sua gemella, costò 2000 lire, come indicato sulla fattura datata 1886.

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura Alto Veneto o Friuli

Prima metà del XV secolo

Legno di cipresso

12 × 28 × 13,5 cm

Inv. 0601

Camera Verde

Una cassetta in legno di cipresso, con un intaglio decorativo sul fronte raffigurante cani affrontati con collare, circondati da un tralcio vegetale.

Sul coperchio esterno, decorato con incisioni a nastro, ci sono tracce di un piccolo scomparto, mentre all'interno ci sono tracce di un bordo decorato a punzone a rombo bulinato.

La cassetta appartiene ad una serie di cassette simili con decorazioni analoghe a animali da caccia di gusto orientale, datate alla prima metà del XV secolo e probabilmente realizzate in legno di cipresso.

CassaCassa

Cassa

Manifattura del veneto nord-orientale

Terzo quarto del XV secolo

Legno di cipresso

50 × 83 × 35,5 cm

Inv. 0604

Camera del Letto Valtellinese

La cassa è decorata con intagli ribassati su tutte le superfici visibili con motivi di difficile lettura a causa della perdita di decorazioni superficiali.

Il frontale presenta due scene principali, la prima con una o due figure a cavallo, mentre la seconda con quattro figure femminili con copricapo, circondate da un nastro decorato con amorini alati, fiere e cigni.

Sui fianchi del cassone ci sono angeli coronati e altre figurine alate che montano cigni.

Il coperchio ha una grande losanga incisa e una bordura punzonata.

Questo tipo di decorazione sembra essere tipico del Quattrocento e di un'ampia area geografica che copre l'Italia settentrionale, la Svizzera, l'Austria e la Germania meridionale, in particolare la zona veronese e dell'Alto Adige.

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura Alto Veneto o Friuli

Prima metà del XV secolo

Legno di cipresso e pioppo

12,5 × 28,5 × 13,5 cm

Inv. 0602

Camera Verde

Quest'opera è simile alle cassette Inv. 0601 e 0608, tuttavia è in pessime condizioni.

Il coperchio e il fondo sono realizzati in legno di pioppo, mentre il corpo è in cipresso, entrambi non sono originali.

Sul fronte ci sono due formelle raffiguranti un cane e una lepre racchiusi in tralci vegetali, con un vaso stilizzato al centro sotto la serratura.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura di Siena

Ultimo quarto del XV secolo e fine del XIX secolo

Legno di pioppo, pastiglia dorata e dipinta

84 × 203 × 65 cm

Inv. 0027

Passaggio alla Sala dell'Affresco

Cassone di legno di pioppo riccamente decorato in pastiglia dorata e dipinta, dotato di un coperchio convesso.

Sul frontale vi è una fine decorazione vegetale in rilievo che inquadra una scena cavalleresca raffigurante un corteo – verosimilmente nuziale – composto da cinque gruppi di figure che si susseguono paratatticamente.

La rappresentazione è racchiusa entro due solenni figure angelicate, raffigurate di dimensioni maggiori rispetto alle figure del corteo, munite di scudo con simboli araldici: l’angelo a sinistra esibisce lo stemma senese della famiglia Piccolomini – caratterizzato da una croce caricata di cinque montanti d’oro – mentre sullo scudo dell’angelo sulla destra sono raffigurati una ruota rossa e simboli floreali.

Trattandosi di un cassone nuziale, è possibile ipotizzare che gli scudi delle due figure angeliche riportino la raffigurazione degli stemmi delle due casate che si sarebbero unite in matrimonio.

Il fondo è finemente inciso e bulinato con decorazioni a girali vegetali e presenta una netta suddivisione tra la porzione superiore e quella inferiore che simula una distesa erbosa.

Sui fianchi del cassone vi sono invece ricche cornici polilobate che racchiudono stemmi araldici non ancora identificati.

 

CredenzaCredenza

Credenza

Manifattura francese (?)

Fine XIX secolo, frontale del XVI secolo

Legno di noce

100 × 198 × 50 cm

Inv. 0048

Camera del Letto Valtellinese

Credenza realizzata alla fine del XIX secolo. Presenta un fronte apribile a un'anta, decorata con un pannello intagliato.

Il pannello, proveniente da un frammento di cassone francese del XVI secolo, presenta al centro una testa virile circondata da animali marini fantastici e figure antropomorfe, sormontata da una targa con l'incisione "NUNQUAM RETRORSUM".

Il fronte intagliato può essere attribuito ad artefici francesi grazie alla tecnica di finitura dell'incisione e alle fisionomie delle figure rappresentate, che coincidono con quelle di alcune opere francesi.

Il resto della credenza, comprese le cornici della base, le colonne angolari, il piano, i fianchi e le fodere, sono opere di artigiani del XIX secolo che hanno utilizzato principalmente legno di recupero.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura di Vicenza

Fine del XV - inizio del XVI secolo, con integrazioni di fine XIX secolo

Legno di pioppo dipinto e dorato, ferro battuto

124 × 190 × 67 cm

Inv. 0024

Sala dell'Affresco

Il cassone dorato presenta tre dipinti, divisi da quattro candelabre, sul fronte: L'uccisione di Giulio Cesare, Enea che fugge col padre Anchise sulle spalle e il figlio Ascanio per mano, seguito dalla moglie Creusa e La testa di Pompeo presentata a Cesare.

La cassa è in legno di pioppo antico, mentre la balza è stata ricostruita con legname nuovo.

La doratura del coperchio sembra essere stata aggiunta in epoca moderna per coprire la policromia originale quattrocentesca.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Germania meridionale (?)

Fine del XIX secolo con frontale del XVI secolo

Legno di noce

62 × 141 × 46,5 cm

Inv. 0002

Studio

Il cassone è composto da frammenti antichi e legno di recupero.

Tra le lesene decorate con foglie e volute, un uomo e una donna sono rappresentati su due dei pannelli del cerchio centrale: questi sono originali del XVI secolo, mentre un'altra lesena è una copia del XIX secolo.

Le due figure possono essere attribuite alla scuola tedesca della seconda metà del XVI secolo.

Il legno di noce e pioppo è stato utilizzato per il coperchio, i fianchi e le fodere.

Le maniglie di ferro battuto sui fianchi appartengono al Cinquecento, ma non sono pertinenti all'opera.

StipoStipo

Stipo

Manifattura Italia settentrionale

Fine del XIX secolo con aggiunta di frammenti più antichi

Legno di noce e rovere

169 × 123 × 49 cm

Inv. 0003

Studio

Lo stipo è sostenuto da due mensole con zampe leonine che si appoggiano su una balza.

Il corpo ha un'architrave baccellato, sportelli laterali, una ribalta centrale e una fascia con tre cassetti. Tutte le specchiature sono rivestite con piallacci di rovere e ornate con archetti a tutto sesto poggianti su pilastri.

Gli sportelli sono divisi da lesene intagliate con mascheroni.

CassettoneCassettone

Cassettone

Manifattura Italia settentrionale

Fine del XIX secolo con elementi del XVI-XVII secolo

Legno di noce e abete

110,5 × 140 × 46 cm

Inv. 0085

Camera Verde

Il mobile era in origine il corpo superiore di un armadio da sacrestia o di uno stipo, allo stato attuale è classificabile come un cassettone.

La serratura a scatto, visibile sotto l'architrave, testimonia la preesistenza di uno sportello a calatoia.

I cassetti e le ante laterali hanno frontali decorati con fregi vegetali intagliati su fondi puntinati, mentre i due cassetti più grandi presentano un ovale, con una testa di cherubino e una colomba con un ramo di ulivo e due stelle, posizionato al centro.

Il basamento, i piedi e il piano sono rifacimenti più recenti.

Il mobile risale alla fine del XVI o alla prima metà del XVII secolo, ed è stato probabilmente prodotto in Italia settentrionale, forse in Lombardia. Una targhetta sul retro indica che il mobile si trovava in passato in una "saletta azzurra con pianoforte". Adesso il mobile si trova nella Camera Verde del Bagatti Valsecchi.

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Manifattura Italia settentrionale

Fine del XIX secolo con frammenti del XV secolo

Legno di noce

111 × 167 × 48 cm

Inv. 0037

Sala Bevilacqua

La cassa è caratterizzata da grandi specchiature in legno di noce con intarsi geometrici e braccioli con volute; il lato esterno del bracciolo destro è privo di tarsia.

Alcune parti del mobile presentano incongruenze tecniche e stilistiche: ad esempio, il sedile ribaltabile ha cerniere ad anello di ferro che non corrispondono alla serratura odierna, l'interno è patinato artificialmente, la spalliera ha montanti interrotti con giunzioni nascoste e la cornice superiore è ricostruita.

Anche i braccioli non sono stilisticamente pertinenti con le decorazioni intarsiate.

Si pensa che l'opera sia stata creata utilizzando un cassone antico, forse settecentesco, rifinito con parti di altri mobili, intarsiato con frammenti di toppi quattrocenteschi.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Italia settentrionale

Fine del XIX secolo, con frammenti del XVI-XVII secolo

Legno di noce

54 × 157 × 58 cm

Inv. 0029

Galleria delle Armi

Il cassone è stato creato utilizzando legno antico recuperato e presenta un basamento con piedi intagliati e una balza decorata.

Il fronte ha un pannello centrale che rappresenta due draghi che affrontano uno stemma diviso in croce.

I fianchi del cassone sono privi di decorazioni e la cornice è semplice.

All'interno del mobile è presente una targhetta in cui si riporta che "Contiene oggetti appoggiati e spade e corazze e bardature di cavallo che stanno sulla rastrelliera fra le porte verso il salone".

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Italia settentrionale

XV e XIX secolo

Legno di noce

89 × 190 × 50 cm

Inv. 0016

Passaggio alla Sala da Pranzo

Il cassone, nonostante sia in buono stato di conservazione, presenta vecchi segni di manomissione: i fianchi e il coperchio sembrano essere in legno antico ricostruito, mentre la fodera posteriore e il frontale sembrano essere originali del XV secolo.

Il frontale è decorato con archetti ciechi trilobati e fogliami ed è costituito da una sola grande tavola di noce agganciata al fianco da una chiodatura a vista.

I piedi sono composti, in materiale antico, da due elementi a forma di clessidra con scanalature, ma non corrispondono stilisticamente al frontale, suggerendo che provengono da un'altra opera.

La sequenza di archetti è simile a quella presente nel cassone delle Sette Virtù (Inv. 0025) ed è considerata una caratteristica presente nei cassoni lombardi tardo-gotici.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Italia settentrionale

XV e fine del XIX secolo

Legno di noce, palissandro, ebano, avorio

51,5 × 113,5 × 54,5 cm

Inv. 0028

Sala dell'Affresco

Il cassone presenta un fronte costituito da una tavola di noce intarsiata con tessere d'avorio, legni colorati ed ebano, ed è scandito da tre formelle.

I fianchi sono rifiniti con la tecnica "a buio" e sono privi delle maniglie originali in ferro.

Il fondo e la fodera posteriore sono patinate con mordente.

Il coperchio è difficile da valutare e non è chiaro se sia rimontato su un nuovo supporto di legno o mantenga l'ossatura antica.

La serratura e le cerniere sono moderne, come anche i piedi a ciabatta.

Nella decorazione presenta una bordura a girali, la rappresentazione del pozzo e dell'albero della vita ai lati della formella centrale e una specchiatura a stella su quest'ultima.

StipoStipo

Stipo

Manifattura Italia settentrionale

XVI secolo

Legno di noce, avorio, pero, ferro

45 × 60,5 × 37,5 cm

Inv. 0040

Galleria della Cupola

Un piccolo stipo da tavolo con sedici tiretti celati accessibili tramite un pannello a ribalta decorato con intarsi geometrici "alla certosina" in legno chiaro e avorio, incorniciati da legno di pero e rifiniti con maniglie di ferro battuto.

Il mobile ha una fodera posteriore in legno di pioppo e una serratura di ferro a vista.

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura Italia settentrionale

XVI-XVII secolo

Legno di noce

22 × 43 × 21,5 cm

Inv. 0606

Camera del Letto Valtellinese

La cassetta presenta un frontale intagliato a bassorilievo con tralci a fogliami intorno ad uno scudo.

Il coperchio e la base sono decorati da cornici intagliate, mentre il sostegno anteriore è costituito da due volute.

L'oggetto, pur non essendo di alta qualità, è originale del XVI-XVII secolo. Invece, il supporto posteriore è stato rifatto in epoca recente.

Credenza a due corpiCredenza a due corpi

Credenza a due corpi

Manifattura Italia settentrionale

fine del XVI secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce, castagno e abete

190 × 234,5 × 60,5 cm

Inv. 0095

Scalone su via Santo Spirito

La credenza, per come viene vista oggi, è stata creata attraverso la composizione e il restauro di parti per lo più antiche che erano probabilmente parte di uno o due mobili simili ma di dimensioni e strutture diverse.

Gli elementi di restauro sono stati eseguiti con legname di recupero e anche con essenze diverse come il legno di castagno al posto del noce.

Il fronte del corpo inferiore della credenza è composto da due sportelli originali del XVI secolo con la sua ferramenta, anche i frontali dei cassetti centrali sono originali. Invece, la balza e i piedi del mobile sono stati creati nel XIX secolo con legname più antico.

La decorazione della credenza è composta da motivi a baccellature, ovuli, nastri intrecciati e dentelli.

CofanoCofano

Cofano

Manifattura italiana

Fine del XIX con tarsie del XV secolo

Legno di noce, quercia, bosso, altre essenze, ferro

29 × 71 × 46 cm

Inv. 0597

Salone

Il cofano presenta tarsie su tutte le superfici tranne che sul lato posteriore e la fodera di base.

La decorazione comprende principalmente toppi geometrici e prospettici, con una scacchiera sul coperchio e una croce montata sulla faccia interna mediante la tecnica di incasso.

All'interno è presente un vano con coperchio intarsiato con forse dei piccoli cassetti; la ferramenta è costituita da due maniglie di ferro e cerniere ottocentesche, manca la serratura.

CredenzaCredenza

Credenza

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo

Legno di castagno, abete e noce

90 × 86 × 32 cm

Inv. 0063

Sala della Stufa Valtellinese

La credenza è costituita da un cassetto e da un'anta con quattro specchiature.

I piedi, collegati da una traversa, sono a forma di vaso intagliati e sostengono l'elemento superiore del mobile.

È stato realizzato nell'Ottocento o in tempi più recenti.

StipoStipo

Stipo

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con decorazioni del XVI-XVII secolo

Legno di noce, bronzo e ferro

169,5 × 138 × 53 cm

Inv. 0083

Camera Verde

Il mobile è costituito da uno stipo collegato ad un tavolo.

La parte superiore ha una grande calatoia rivestita in radica di noce con cerniere di ferro a vista, serratura centrale e due chiavistelli sui lati. Sugli angoli e sui lati ci sono "bambocci" raffiguranti angeli sovrapposti.

Sopra ci sono quattro cassetti intervallati da figure di putti e uno stemma con cappello cardinalizio diviso in croce con gigli e stelle.

Il piede ha sei gambe a torciglione collegate da traverse e un tamburo intagliato con motivi vegetali e due cassetti con grandi volute che fungono anche da sostegno per lo sportello a ribalta.

L'interno ha due sportelli laterali e una struttura centrale con cassetti di varie forme e maniglie di bronzo dorato.

L'opera è stata realizzata alla fine dell'Ottocento utilizzando alcuni fregi antichi, ma i "bambocci" e lo stemma sul fronte del mobile risalgono al Cinquecento.

Le lesene e la decorazione interna sono invece più recenti.

StipoStipo

Stipo

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con frammenti del XVI-XVII secolo

Legno di noce, bronzo e ferro

220 × 145 × 55 cm

Inv. 0005

Studio

Mobile tardo-ottocentesco costituito da uno stipo con una grande calatoia e una credenza con due sportelli e due cassetti.

Sono stati utilizzati molti frammenti antichi, principalmente attribuibili a mobili genovesi del XVI e XVII secolo. La maggior parte del mobile è ricostruita.

La decorazione è costituita da una coppia di candelabri con bambocci montati sul fronte dello stipo e altre due montate sulla credenza. Si vedono due putti su cavalli marini montati sui sostegni per la calatoia, quattro mezzi busti del coronamento dello stipo e un puttino posto sull'angolo di sinistra.

Questo tipo di mobile con decorazioni antiche divenne molto popolare a partire dagli anni '70 dell'Ottocento.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con frammenti dell'inizio del XVI secolo

Legno di noce

80 × 137 × 65 cm

Inv. 0021

Galleria delle Armi

Il mobile è stato realizzato alla fine dell'Ottocento che riutilizza cinque tarsie antiche.

Sul fronte del cassone quattro lesene intagliate, con candelabre e capitelli, scandiscono le tre formelle raffiguranti la storia di Porcia, figlia di Catone, in vedute architettoniche.

I due lati del cassone sono provvisti di maniglie di ferro e due tarsie raffiguranti conigli ritagliati e adattati allo spazio. I nastri intarsiati attorno sono costruiti con frammenti di toppi prospettici antichi.

I tre riquadri intarsiati del fronte sono arricchiti con architetture, ma senza una rigorosa struttura prospettica, il che suggerisce un'attribuzione ad artefici lombardi attivi tra Quattrocento e Cinquecento.

TavoloTavolo

Tavolo

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con frammenti del XVI e XVII secolo

Legno di noce

85 × 132 × 63,5 cm

Inv. 0092

Camera Rossa

Il tavolo è composto da un piano, montato su un tamburo dotato di cassetti, e da un basamento caratterizzato da sette balaustri, innestati su una pedana rialzata. Il piano presenta i bordi smussati e ornati da intagli floreali iscritti entro regolari festoni semicircolari. Il tamburo è decorato da quattro fregi intagliati con motivi vegetali e giraliformi inframmezzati, sugli angoli, da cubi su cui si dispongono teste alate di cherubino e pinnacoli torniti. La struttura è sorretta da sette colonne solidamente tornite, ordinate su un imbasamento conformato a «H», caratterizzato da quattro teste leonine disposte alle rispettive estremità.

Il mobile è il risultato di un assemblaggio di frammenti antichi ed elementi prettamente ottocenteschi. Il piano, il tamburo, l’imbasamento e le relative ciabatte con le teste leonine sono coerentemente riferiti alla fine del XIX secolo mentre le colonne e le teste di cherubino sul tamburo sono riconducibili a epoche diverse: le prime verosimilmente di fattura seicentesca mentre le sculture di chiara manifattura cinquecentesca. Le quattro teste scultoree sono di eccellente qualità e nobilitano il mediocre insieme del tavolo pertanto, la critica le ha ricondotte alla mano di un talentuoso intagliatore cinquecentesco.

La collezione Bagatti Valsecchi conserva altri tre esemplari di analoga conformazione, prodotti nell’Ottocento assemblando frammenti di epoche diverse (inv. nn. 46, 49 e 58).

 

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con tarsie della seconda metà del XV secolo

Legno di noce, bosso e quercia nera

15 × 35 × 46,5 cm

Inv. 0603

Camera Verde

Questa cassetta, definita "da scrivano" nei vecchi inventari del museo, è stata creata probabilmente con materiale di recupero nei tardi anni del 1800.

Ha un cassetto sul lato posteriore e due scomparti interni. Il coperchio presenta intarsi geometrici intrecciati attorno a uno stemma non identificato, mentre sui tre lati a vista ci sono bordi decorati, tra cui uno mostra un toppo prospettico con parallelepipedi disposti a croce.

I frammenti degli intarsi sono probabilmente provenienti da qualche opera distrutta di maestri della tarsia, attivi nel XV secolo. Questi motivi decorativi sono stati utilizzati sia nell'Italia centrale che nella parte settentrionale del paese.

Le cerniere e la serratura sono state rifatte.

ComodinoComodino

Comodino

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con tarsie della seconda metà del XV secolo

Legno di noce

93 × 73 × 40 cm

Inv. 0052

Camera del Letto Valtellinese

Il comodino, insieme al comodino gemello (Inv. 1100) è stato collocato al lato del letto nella Camera del Letto Valtellinese e sembrerebbe che sia stato fatto appositamente per questa stanza.

Il mobile è stato creato alla fine dell'Ottocento ed è decorato con una tarsia rinascimentale, composta da fiori e da uno stemma, montata sullo sportello centrale.

Le parti decorative esterne sono create con legno antico di recupero.

ComodinoComodino

Comodino

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo con tarsie della seconda metà del XV secolo

Legno di noce

93 × 73 × 40 cm

Inv. 1100

Camera del Letto Valtellinese

Il comodino, insieme al comodino gemello (Inv. 0052) è stato collocato al lato del letto nella Camera del Letto Valtellinese e sembrerebbe che sia stato fatto appositamente per questa stanza.

Il mobile è stato creato alla fine dell'Ottocento ed è decorato con una tarsia rinascimentale, composta da fiori e da uno stemma, montata sullo sportello centrale.

Le parti decorative esterne sono create con legno antico di recupero.

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo e inizi del XX, con frammenti della metà del XVI secolo

Legno di noce e ferro

188 × 126 × 50 cm

Inv. 0101

Scalone d'ingresso

Il cassone sembra risalire alla fine del XIX secolo, mentre il dossale fu approntato qualche decennio più tardi.

Tutto il dossale, compreso l'architrave, le mensole e le lesene, oltre ai braccioli, il piano di seduta e i fianchi con maniglie di ferro, sono rifacimenti in stile utilizzando per lo più legno nuovo.

Il frontale ha due formelle centrali intagliate ex novo, una bordura con fregio geometrico in parte antica e una balza anch'essa autentica del XVI secolo e pesantemente stuccata.

L'opera completa alla base con una coppia di lesene con frammenti autentici del Cinquecento, raffiguranti mascheroni, trofei musicali (sinistra) e armi (destra).

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo, con frammenti del XV e XVI secolo

Legno di noce, pioppo e altre essenze

126 × 88 × 59 cm

Inv. 0033

Sala Bevilacqua

Una seduta realizzata verso la fine del XIX secolo, utilizzando elementi antichi.

La struttura sottostante è in gattice rivestito con piallacci di noce e toppi prospettici, con frontale e lato destro originali e il lato sinistro rifatto.

Gli animali marini fantastici intagliati sui due braccioli sono di recupero, probabilmente provenienti dai braccioli di un coro italiano del XVI secolo.

Lo schienale ha una formella centrale antica, ma la bordura a toppo e la fascia intarsiata a motivi floreali sono state rifatte.

La costruzione originale dell'elemento della cassa si ritiene il frutto dell'operato di artefici dell'Italia centrale del Quattrocento.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura italiana

Fine del XIX secolo, con frammenti del XV, XVI e XVII secolo

Legno di noce, di frutto e pastiglia

66 × 183 × 63 cm

Inv. 0022

Galleria delle Armi

Cassone in legno di noce con innesti in pastiglia e tarsie lignee, sorretto da zampe leonine. La struttura è tripartita in formelle decorative: ai lati vi sono due bassorilievi a pastiglia con soggetti desunti dalla mitologia classica mentre al centro vi è una tarsia lignea raffigurante un paesaggio architettonico con una chiesa dominante su una piazza desolata. Le formelle sono divise tra loro da quattro fregi vegetali in pastiglia e sono sovrastate da un fregio decorativo composto dall’alternarsi di due leoni alati affrontati e due delfini con le code intrecciate.

Il manufatto è frutto di un articolato assemblaggio di frammenti tardo rinascimentali e ottocenteschi: l’ossatura della cassa è antica, i piedi a zampa di leone sono parzialmente originali mentre il coperchio è ricostruito. Le formelle laterali in pastiglia e le relative cornici quadrangolari sono state recuperate e adattate al cassone mediante stuccatura; i fregi vegetali posti all’esterno della composizione sono di matrice cinquecentesca mentre i fregi che inquadrano lateralmente la tarsia centrale sono da riferire dubitativamente al XVII secolo.

 

CassoneCassone

Cassone

Manifattura italiana

Inizio del XVII secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce

56 × 164 × 52 cm

Inv. 0099

Atrio su via Santo Spirito

Il cassone presenta un frontale apribile a ribalta, con grosse cerniere.

È il risultato di una modifica più recente a un'opera originale del XVII secolo, con piedi a zampa di leone. Fodere e coperchio fanno parte dello stesso oggetto, mentre il frontale e le cariatidi sono stati probabilmente modificati.

Il fronte è decorato con volute vegetali, frutti e figure antropomorfe.

Cassone (coppia)Cassone (coppia)

Cassone (coppia)

Manifattura italiana

Metà del XVI sec

Legno di noce

61 × 173 × 58 cm

Inv. 0020 - 0026

Galleria delle Armi

I due cassoni sono pressoché integri, con l'eccezione del cassone Inv. 0020 che ha un piede posteriore e una cornice della base rifatti.

Sebbene in sostanza identici nella struttura, i frontali dei cassoni si differenziano nel decoro. Al centro dei cassoni, tra cartigli e due arpie contrapposte, compare uno stemma con testa di toro.

Seguono composizioni con varianti centrate su due grandi putti, da cui partono girali vegetali che terminano in infiorescenze, puttini e tori.

I fianchi sono lavorati con scanalature a due ordini e le balze sono rifinite con fogliami sugli angoli e al centro.

I cassoni poggiano su piedi leonini e sono collegati sul davanti da una cartella intagliata a volute identica su entrambi i mobili.

I coperchi sono caratterizzati da un ciglio lavorato a squame, con la parte centrale rialzata a urna.

ScatolaScatola

Scatola

Manifattura italiana

XV-XVI secolo e interventi posteriori

Legno di cipresso, tempera e ferro

13 × 35 × 21,5 cm

Inv. 0801

Galleria della Cupola

Una cassetta in legno dipinta con motivi losanghe in rosso e bianco.

La policromia è stata applicata su una preparazione a gesso stabilizzata da garza di tela originale del XV-XVI secolo. L'interno della scatola è foderato di carta.

È stata trasformata in seguito in una cassetta per le elemosine, con una rozza fessura sul coperchio e nuove serrature ai lati.

Sul frontale sono presenti tre bocchette a cuore di ferro, ma solo la bocchetta centrale è originale.

Ci sono due etichette lacere con le scritte: "G. Vendite Milano" e "55".

La struttura lineare e il decoro geometrico policromo fanno supporre una datazione tra XV e XVI secolo.

SediaSedia

Sedia

Manifattura italiana

XVI secolo (?)

Legno di faggio

82 × 40 × 27 cm

Inv. 0242

Camera Verde

Un sedile pieghevole composto da cinque stecche dritte e uno schienale sagomato con due incisioni di cerchi concentrici. L'usura dei materiali, lo stato delle giunture e i restauri indicano che l'opera risale ad un'epoca antecedente il XIX secolo.

Questo modello di sedile è tradizionalmente considerato del XV secolo, ma è più probabile che fosse diffuso nel secolo successivo.

Si suppone che questo sedile sia stato prodotto in Italia settentrionale.

Sedia (serie di cinque)Sedia (serie di cinque)

Sedia (serie di cinque)

Manifattura italiana

XVI secolo (?)

Legno di faggio

87 × 39 × 27 cm

Inv. 0233 - 0237

Biblioteca

La serie di sedie pieghevoli "a tenaglie" si compone di sei stecche incurvate decorate con angoli nella parte superiore.

Lo schienale è sagomato con semicerchi incisi e puntinature.

La superficie mostra segni di usura e il legno di faggio sembra appartenere ad un'epoca più antica del XIX secolo.

Si riscontrano esemplari simili nell'artigianato sardo del XIX secolo.

CredenzaCredenza

Credenza

Manifattura italiana

fine del XIX secolo, con decorazioni del XVI (?) secolo

Legno di noce

93 × 95 × 39 cm

Inv. 0019

Passaggio alla Sala da Pranzo

La credenza è stata realizzata alla fine del XIX secolo, utilizzando frammenti più antichi di difficile datazione, tra cui due ante, una coppia di colonne tuscaniche e due decorazioni verticali a medaglioni e anelli intagliati. Il resto del mobile, inclusa la fascia con cassetto, è databile al XIX secolo, il tutto creato utilizzando legno nuovo poi invecchiato.

I frammenti antichi incorporati nella credenza, probabilmente componenti di un inginocchiatoio, hanno richiesto una balza alta per essere utilizzati come elementi nella realizzazione del mobile.

La disposizione delle colonne sugli angoli richiama prototipi cinquecenteschi dell'Italia centrale.

 

Credenza a due corpiCredenza a due corpi

Credenza a due corpi

Manifattura italiana

fine del XIX secolo, con decorazioni del XVI secolo

Legno di noce

165 × 89 × 40 cm

Inv. 0001

Studio

Credenza di fine XIX secolo. La struttura è interamente coperta da decorazioni a intagli, tra questi spiccano quattro candelabri a grottesca di dimensioni identiche tra loro, ma con disegni leggermente diversi, e due coppie di lesene con figure.

Il corpo inferiore ha una fascia sotto il piano, al di sotto della quale si trovano due grandi cassetti con frontale intagliato, affiancati da due piccoli tiretti celati da mascheroni. I pilastri sono decorati con sculture antiche, una cariatide e un telamone.

Nel corpo superiore, sul coronamento, è stato inserito un cassetto con fronte intagliato del XVI secolo.

Le candelabre presentano vasi, volute, figure antropomorfe, corazze e cartigli.

Le lesene ai lati hanno figure femminili su teste di mostri, elementi vegetali e tritoni. La somiglianza del tritone con quello intagliato da Rizzardo Taurino e aiuti nel 1572 sul fusto del leggio del coro di Santa Giustina a Padova suggerisce che questi pezzi possano essere originari del Veneto.

Il resto del mobile è stato costruito con del legname nuovo, successivamente scurito.

 

 

Serie di due stipiSerie di due stipi

Serie di due stipi

Manifattura ligure (?)

Inizio del XVII secolo - fine del XIX

Legno di noce

74,5 × 84 × 41 cm

Inv. 0075 – 0076

Camera Rossa

Due stipi collocati, rispettivamente, sui due cassettoni "a bambocci" della Camera Rossa.

Entrambi gli arredi sono stati pesantemente ristrutturati alla fine del XIX secolo, quando sono stati acquisiti dalla collezione Bagatti Valsecchi. Il mobile Inv. 0075, posizionato sul cassettone Inv. 0074, probabilmente è servito da modello per il lavoro decorativo sullo stipo Inv. 0076. Quest'ultimo, infatti, presenta tutte le decorazioni "a bambocci" dei pilastri, dell'architrave e delle edicole interne rifatti secondo modelli esemplati sulla prima opera.

Sono stati eseguiti interventi sulle strutture di entrambi gli arredi: rifacimento delle basi, delle fodere posteriori e dei cappelli, ma sono andati perduti i grandi sportelli a calatoia. Altri interventi sono stati effettuati all'interno degli stipi.

Gli sportelli dell'Inv. 0075 sono originali del XVII secolo, mentre quelli dell'altro sono stati ricostruiti.

Non ci sono informazioni certe sulla provenienza di questi arredi, anche se sono comunemente attribuiti all'ambiente genovese.

CassettoneCassettone

Cassettone

Manifattura ligure

Inizio del XVII secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce, abete e pioppo

99 × 147,5 × 73 cm

Inv. 0074

Camera Rossa

Il cassettone ha un frontale semplice, con tre grandi cassetti e due mezzi cassetti separati da uno più piccolo quadrato, dove è intagliato uno stemma con elmo e due putti.

È stato pesantemente restaurato con elementi ricostruiti, ad eccezione dei fianchi antichi in massello di noce rifiniti da cornici moderne. La balza, i piedi e il fondo sono completamente ricostruiti, mentre l'ossatura dei pilastri è del XVII secolo.

Le guide, controguide e catene sono costruite con legno di recupero.

Le fodere dei cassetti sono costituite da integrazioni con parti antiche in legno di pioppo e d'abete. Invece, le maniglie dei cassetti a forma di putto che cavalca un delfino e le bocchette di bronzo raffiguranti putti alati con scudo sono originali del XVII secolo.

CassettoneCassettone

Cassettone

Manifattura ligure

Inizio del XVII secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce, abete e pioppo

93 × 156 × 55 cm

Inv. 0073

Camera Rossa

Il cassettone a nove cassetti è uno dei caratteristici arredi della Camera Rossa, insieme all'altro cassettone e ai rispettivi stipi, decorati con motivi a "bambocci".

I frontali dei cassetti sono in radica di noce, di cui otto decorati con cornici di ovuli e unghiature; il nono cassetto, centrale e più piccolo, presenta uno stemma tra due figure di putti. Tutti i cassetti presentano maniglie con figure intagliate.

Il mobile ha subito una riduzione della profondità di circa 10-15 cm, con rifacimento della fodera posteriore in abete nuovo.

Le bocchette di bronzo sono autentiche del XVII secolo solo sui cassetti del secondo e terzo registro, mentre quelle più in basso sono probabilmente rifacimenti ottocenteschi.

Vetrina (Coppia)Vetrina (Coppia)

Vetrina (Coppia)

Manifattura lombarda (?)

Fine del XIX secolo

Legno di noce e vetro

244 × 111 × 51 cm

Inv. 0010–0011

Sala da Pranzo

Una coppia di vetrine ottocentesche.

Il corpo superiore a vetri è sormontato da un pesante cappello decorato con pilastri a 45 gradi ornati con cariatidi femminili.

La base è costituita da un cassetto e uno sportello a ribalta decorato con un pannello su cui sono visibili due draghi affrontati su uno scudo.

Gli angoli dei mobili presentano doppi mascheroni.

VetrinaVetrina

Vetrina

Manifattura lombarda (?)

Fine del XIX secolo, con frammenti del XVI-XVII secolo

Legno di noce e vetro

244 × 98 × 53 cm

Inv. 0012

Sala da Pranzo

La vetrina è accoppiata con un'altra vetrina simile (Inv. 0013) presente nella stessa stanza.

Il mobile presenta due pilastri, composti da teste femminili sovrapposte a mensole (antiche). Nella fascia sotto il piano sono intagliati vari nastri, tra cui uno a intreccio.

Il grande pannello centrale è decorato con una maschera accerchiata da elementi vegetali invasi da uccelli.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura lombarda

Fine del XV e fine del XIX secolo

Legno di noce e pioppo

87 × 235 × 68 cm

Inv. 0025

Sala dell'Affresco

Il cassone delle Sette Virtù è composto da un pannello frontale in legno di noce dipinto a tempera con sette figure femminili sovrapposte alle scritte che rappresentano le virtù teologali e le virtù cardinali.

Il resto dell'opera presenta elementi quattrocenteschi e altri elementi, invece, che potrebbero non essere completamente originali.

La cassa è composta da grandi tavole di noce originali quattrocentesche inchiodate tra loro. Il coperchio, un tempo con quattro cerniere ad anello, ora è ferrato con due cardini a piastra.

La balza, decorata ad archetti gotici, ha la testa laterale ritoccata a fine XIX secolo.

Coppia di credenzeCoppia di credenze

Coppia di credenze

Manifattura lombarda (?)

seconda metà del XVI -inizio del XVII secolo e fine del XIX secolo

Legno di noce, abete, ferro

120 × 174 × 53 cm

Inv. 0008 - 0009

Sala da Pranzo

Nella Sala da Pranzo è possibile ammirare una coppia di credenze: la credenza collocata a destra del camino è un pezzo originale del XVI-XVII secolo, mentre la seconda è una copia di fine Ottocento.

Un'indagine tecnica ha rivelato che la struttura della credenza antica è stata modificata e rifatta in diverse parti.

Sono presenti elementi decorativi, tra cui colonne corinzie, edicole con piccole sculture lignee e fregi intagliati.

Le ante hanno specchiature con stemmi raffiguranti un'aquila coronata e incatenata e un leone rampante con spada opposto a un castello turrito.

Il coperchio è bordato con teste laterali e lista anteriore.

CredenzaCredenza

Credenza

Manifattura lombardo-veneta (?)

Fine XIX secolo, frontale del XVI secolo

Legno di noce, abete

149 × 128 × 44 cm

Inv. 0045

Sala Bevilacqua

La credenza è composta da due ante e tre cassetti, decorati con candelabri e girali vegetali intagliati.

Le maniglie dei cassetti sono di ferro e le ante presentano grandi stemmi con un leone rampante e una stella.

Il mobile è stato oggetto di ampi rifacimenti, specialmente nella parte bassa della candelabra di destra e sul cassetto principale.

La struttura del mobile, le cornici, il piano e altri elementi sono di epoca più recente, ovvero del tardo XIX secolo. Il piano è stato realizzato con materiale di recupero, mentre per le parti non a vista sono stati utilizzati legno nuovo assemblato con tecniche ottocentesche.

CassettaCassetta

Cassetta

Manifattura Piemontese

XVI secolo

Legno di noce

27 × 45,5 × 27,5 cm

Inv. 0308

Camera del Letto Valtellinese

Cassetta molto elaborata ma tecnicamente modesta, con coperchio, fianchi e frontale intagliati con fondo ribassato.

Al centro del coperchio si trova lo stemma araldico dei Savoia, con due leoni rampanti montati su colonne e un corona sullo scudo crociato, affiancata dalle croci di Gerusalemme e di Malta.

Sul frontale ci sono due figurazioni separate da due archi su tre colonne, con il monogramma di Cristo "IHS" e "MARIA" a destra e un cuore trafitto dalla freccia con una corona e stelle a sinistra.

Sotto la figurazione del frontale c'è un braciere fiammeggiante con la scritta "WLS" e "SARTORIA".

Sul fianco sinistro c'è uno scudo incrociato con gigli di Francia, mentre sul lato destro vi è una composizione architettonica con il simbolo della croce e il monogramma "IHS".

Il montaggio delle tavolette sembra essere stato eseguito a chiodi senza incastri.

Il manufatto è originale e probabilmente di scuola piemontese del XVI secolo, con rifacimento solo del fondo e sostituzione della serratura.

Stipo di "Bargueno"Stipo di "Bargueno"

Stipo di "Bargueno"

Manifattura spagnola

XVI-XVII secolo

Legno di noce, ferro, velluto

151 × 108 × 45 cm

Inv. 0035

Sala Bevilacqua

Il mobile è composto, nella parte superiore, da uno stipo con una ricca ornamentazione di ferro battuto su un fondo di velluto rosso, con maniglie, serratura, chiavistelli e cassetti quadrati rettangolari.

Nella parte inferiore, invece, si trova un piede a ponte che sostiene la cassa-stipo, caratterizzato da ciabatte rubuste, colonne tortili, e due elementi estraibili per l'appoggio alla ribalta.

L'opera è stata attribuita a una manifattura spagnola.

SediaSedia

Sedia

Manifattura Veneta

Seconda metà del XV secolo (?) e XIX secolo

Legno di cipresso

110 × 90 × 65 cm

Inv. 0241

Camera Verde

Il sedile, di modello "snodabile" o "da campo", è composto da robusti montanti e braccioli a sezione rettangolare tenuti insieme da perni di legno passanti.

Le facce delle gambe sono rifinite da doppie incisioni lineari, mentre i braccioli sono decorati con due differenti punzoni quadrati.

Lo schienale è composto da una cartella principale intagliata a fondo ribassato con una scena cortigiana raffigurante due dame e due uomini posti tra alberi al fianco di un vaso, da interpretare come la fontana della giovinezza, mentre nel coronamento sono intagliati due leoni che affrontano uno scudo araldico senza insegne.

CassaCassa

Cassa

Manifattura veneta (?)

XV secolo

Legno di noce e avorio

50 × 119 × 52 cm

Inv. 0094

Sala Bevilacqua

La cassa è realizzata in legno di noce con incastri a coda di rondine a vista ben eseguiti.

Le superfici sono intarsiate alla certosina con piccole tessere d'avorio che compongono disegni geometrici circolari, a nastro e in quadro. L'interno e la parte posteriore della cassa hanno una decorazione semplificata rispetto al resto.

La serratura, di ferro e montata all'esterno, è originale del XV secolo.

Questo tipo di manufatti decorati in stile islamico viene generalmente attribuito all'Italia settentrionale, in particolare al Veneto, ma non esiste una prova certa che permetta di individuare con precisione i centri di produzione nella penisola. Il gusto di lasciare a vista gli incastri potrebbe essere una consuetudine settentrionale.

CassoneCassone

Cassone

Manifattura Veneta

XVI-XVII e fine del XIX secolo

Legno di noce

56 × 147 × 42 cm

Inv. 0017

Passaggio alla Sala da Pranzo

Il cassone subì un rimaneggiamento alla fine del XIX secolo, durante il quale fu fortificata la struttura, ferrati i piedi a zampa di leone e ricostruiti i lati logori.

Frontalmente è decorato con un fregio a tralcio di vite, delimitato da due cornici, e una specchiatura composta da girali vegetali e uno stemma senza attributi.

Il mobile sembra essere stato ridotto in profondità, probabilmente per permettere il recupero dei frammenti logori delle specchiature laterali.

La fodera posteriore, la porzione anteriore della balza, il coperchio e la serratura sono originali del XVI - XVII secolo, ma il grande pannello frontale sembra essere un lavoro ottocentesco.

CassapancaCassapanca

Cassapanca

Manifattura Veneta

XVI-XVII secolo, trasformata a fine XIX secolo

Legno di noce

85 × 162 × 50 cm

Inv. 0106

Vestibolo

La cassapanca è stata creata unendo due vecchi cassoni, di cui uno in cattive condizioni.

Il corpo inferiore è rimasto sostanzialmente intatto e presenta una balza baccellata sul davanti, un pannello riquadrato da un fregio a tralcio con uno stemma al centro e due erme maschili sugli angoli.

Il copripanca è stato riparato e aperto al centro.

La parte superiore è stata creata utilizzando materiali antichi, tra cui il fronte del cassone probabilmente gemello a quello inferiore, che presenta uno stemma raffigurante un vaso con pietre.

Cassetta-scrittoioCassetta-scrittoio

Cassetta-scrittoio

Maniffattura Veneto nord-orientale

Inizi del XVI secolo

Legno di cipresso, ferro

27 × 64,5 × 54 cm

Inv. 0605

Galleria della Cupola

La cassetta è una scatola da viaggio con coperchio inclinato incernierato, maniglie sui lati e serratura di ferro originale.

La superficie esterna è decorata con diverse punzonature come stelle a sette punte, quadretti, piccole stelle vicine e linee interrotte.

Sulla faccia interna della ribalta c'è una Crocifissione realizzata con intaglio ribassato e finita con tratti incisi e pirografati, con intorno un nastro con girali vegetali e i simboli degli Evangelisti ai vertici.

L'interno della cassetta ha dieci cassetti posti su due ordini con racemi e il monogramma di Cristo entro il sole raggiato, oltre a due scomparti con figure di santi armati di lance e girali vegetali abitati da figure umane sui lati.

CofanoCofano

Cofano

Maniffattura Veneto nord-orientale

Inizio del XVI secolo

Legno di cipresso, ferro

15 × 41 × 28 cm

Inv. 0593

Galleria della Cupola

La cassetta è decorata con intagli a fondo ribassato e pirografia, raffiguranti una scena cortigiana con un cavaliere e due dame sul coperchio e amorini e uccelli lungo i lati.

L'interno presenta cassetti e scomparti con figure di una dama e un cavaliere delimitati da colonne, con un piccolo cassetto segreto.

La tecnica a fondo ribassato suggerisce un'origine nordica, probabilmente veneta, e la datazione è stimata verso la prima metà del XVI secolo, basata sui dettagli delle figure e dei loro atteggiamenti.

La cassetta ha perso la serratura e le cerniere sono state sostituite.

Coppia di cofanettiCoppia di cofanetti

Coppia di cofanetti

XVII secolo (?)

Legno di ebano, bronzo e ferro


14, 5/14 x 24/25 x 12, 5/12 cm

Inv. 0715 – 0716

Camera Rossa

Si tratta di una coppia di cofanetti impiallacciati con liste di ebano, che presentano leggere differenze nelle dimensioni e nelle decorazioni bronzee.

Entrambi i coperchi hanno una rifinitura smerlata con una maniglia al centro. Uno dei cofanetti ha una maniglia a sezione circolare, mentre sull'altro è di fusione e riproduce due figure alate. I cofanetti hanno la stessa maniglia montata sui fianchi e una bocchetta a foggia di mascherone.

I piedini, realizzati in bronzo, sono una piccola composizione con piede a zampa di leone sormontato da un mascherone e un puttino.

L'interno di entrambi i cofanetti è rivestito in velluto rosso.