Glass Collection
Glass Collection
In line with the domestic nature of the Bagatti Valsecchi displays are the glass pieces in the dining room’s display cabinets. The artifacts are arranged alongside ceramic plates and stands, creating a dense composition where works from different eras are freely juxtaposed for decorative impact. The preferences of the two brothers lean towards Murano production, represented by glass pieces spanning a broad chronological range from the fourteenth to the eighteenth century.
Ampolla farmaceutica
Toscana
Fine del XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 22 cm
diametro piede 6,5 cm
Inv. 0525
Sala da PranzoAmpolla farmaceutica in vetro trasparente leggermente verdino, con forma ovoidale e un anello in vetro trasparente alla base.
Il collo cilindrico è decorato da un cordoncino lavorato a pinza e termina con un finto coperchio con disco e pomolo.
La nostra ampolla può essere attribuita a una manifattura toscana del XVII o del XVIII secolo e fa parte di un tipo di ampolla "chiusa" a un'unica apertura, destinata a contenere medicamenti liquidi come elisir, che in questo modo non evaporavano facilmente.
Ampolle simili sono state documentate in diverse aree geografiche, tra cui Toscana, Spagna e Venezia, e nella collezione Bagatti Valsecchi sono conservate altre ampolle farmaceutiche simili.
Ampolla farmaceutica
Toscana
Vetro trasparente e vetro blu
height: 20 cmØ 6 cm
Inv. 0541
Sala da PranzoAmpolla farmaceutica in vetro trasparente con un leggero tono verdastro, dal corpo ovoidale e fondo a cono.
Ha un anello con doppio orlo in vetro trasparente sulla base e un collo cilindrico decorato con un motivo a cordoncino in vetro blu, con un finto coperchio in vetro trasparente con disco e pomolo. L'ampolla ha un'ansa a doppia ondulazione che si innesta sul corpo e sul collo e un beccuccio obliquo con bordo espanso decorato con un filo di vetro blu. Questo tipo di ansa si ritrova su alcuni manufatti vitrei del periodo tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento.
L'ampolla è parte di una collezione di oggetti simili, alcuni dei quali conservati nel Museo Civico d'Arte Medioevale e Moderna di Arezzo e alcuni nella collezione Bagatti Valsecchi.
Calice a coppa ovoidale schiacciata
Venezia
Fine del XVI - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 12 cmØ 9 cm
diametro piede 7,5 cm
Inv. 0537
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente con coppa ovoidale leggermente schiacciata nella parte superiore e orlo estroflesso, stelo formato da un motivo a balaustro e da un nodo leggermente schiacciato, e piede a disco con doppio bordo.
Si ritiene che sia databile al Seicento sulla base di confronti con altri calici simili esposti in musei pubblici e privati, nonché in disegni di vetri di Giovanni Maggi e Jacopo Ligozzi. Alcuni di questi hanno una coppa orlata in vetro blu, con filo di vetro blu-azzurro lungo il bordo della coppa, e sono conservati in musei come il Museo Vetrario di Murano, il Museo Civico di Torino e il Museo Civico di Modena.
Fiasca
Venezia
Fine del XVI secolo
Vetro trasparente
height: 25 cmØ 4.5 cm
diametro piede 9,5 cm
Inv. 0517
Sala da PranzoLa fiasca in vetro trasparente ha un corpo piatto e schiacciato a forma circolare, un breve collo svasato e un cordoncino ritorto decorativo in vetro incolore.
Il nodo sottostante è costellato da costolature e racchiuso entro due dischi schiacciati.
Il piede è a disco con doppio orlo.
Fiasca
Venezia
fine del XVI secolo
vetro trasparente
height: 28 cmØ 4.5 cm
diametro piede 9,5 cm
inv. 517
Sala da Pranzo
La fiasca in vetro trasparente presenta un corpo circolare, parzialmente piatto e schiacciato, con un breve collo decorato da un cordoncino ritorto.
La base è costituita da un piede a disco, parzialmente ripiegato, e da un nodo con leggere costolature verticali tra due sfere schiacciate.
Fiasca
Venezia
Fine del XVI secolo
Vetro trasparente
height: 27.5 cmØ 9.5 cm
Inv. 0515
Sala da PranzoLa fiasca in vetro trasparente ha un corpo particolarmente appiattito con un collo svasato decorato da un cordoncino ritorto in vetro trasparente.
Poggia su un nodo con leggere costolature verticale e ha una base a doppio orlo.
Il pezzo si ispira ai "botacii fracadi" veneziani, fiasche schiacciate menzionate in alcune carte muranesi del XV secolo.
Alcune fiasche simili si differenziano dal nostro pezzo per il ventre meno appiattito o per la decorazione a smalto.
Bottiglietta
Venezia
Fine del XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro azzurro
17 × 7 cm
Inv. 0503
Sala da PranzoLa bottiglietta in vetro trasparente ha una forma quadrata con base piana e fondo rientrante.
Quattro fili di vetro, due incolore e due azzurri, decorano gli spigoli e formano i piedini sferici sui quali poggia l'oggetto. Il collo è corto, cilindrico e svasato nella parte superiore con un collarino lavorato in vetro trasparente.
Questo tipo di bottiglietta era spesso decorata con la figura di San Nicola ed era utilizzata per raccogliere la 'manna' del santo. La produzione di questo oggetto era comune nella vetraria muranese del Seicento e del Settecento.
Calice a coppa conica
Venezia
Fine del XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro azzurro
height: 17.5 cmØ 9 cm
diametro piede 8 cm
Inv. 0521
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente ha una coppa "a ghiaccio" conica che poggia su due dischi schiacciati e un corto gambo anch'esso in vetro trasparente, decorato con due alette in vetro azzurro con creste in vetro trasparente. Il piede a disco ha un orlo ripiegato.
La lavorazione della coppa "a ghiaccio" compare su molti vetri d'area veneziana tra il XVII e il XVIII secolo. La datazione di questo calice si basa su confronti con altri soffiati analoghi ma non identici. Il confronto più simile è con un calice del Museo Vetrario di Murano, con gambo "a rigadin retorto" ornato con le stesse anse crestate.
La datazione proposta per il calice del Bagatti Valsecchi si aggira tra la fine del Seicento e i primi anni del Settecento.
Calice a coppa conica in filigrana
Venezia
Inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro lattimo
height: 13 cmØ 5 cm
diamentro piede 7,5 cm
Inv. 0536
Sala da PranzoIl calice è in vetro trasparente con decorazione in filigrana composta da tre tipi differenti di "retortoli" che si alternano in modo regolare.
Lo stelo ha tre globi digradanti e un motivo a balaustro tronco, sempre "a retortoli", racchiuso entro due dischi schiacciati trasparenti e il piede è a disco, in filigrana, con tre "retortoli" identici a quelli della coppa.
Questo tipo di decorazione è tipico di una produzione più tarda del Seicento e inizio Settecento.
Pharmaceutical bottle
Venezia
second half of the 16th century
transparent glass and decorations in “milk glass”
height: 22.5 cmØ 6.5 cm
inv. 558
Sala da PranzoL'ampolla farmaceutica in vetro trasparente giallo-marroncino presenta un corpo ovoidale, un largo collo con cordoncino liscio, e un finto coperchio con doppio pomolo.
È decorata con un'ansa a doppia voluta striata, attaccata con una valva di conchiglia, e un beccuccio obliquo. La base ha un fondello conico rientrante e un cordoncino pinzato.
Databile tra la fine del Seicento e i primi del Settecento, l'ampolla è attribuita a una manifattura toscana, in base a confronti con altri pezzi simili provenienti da spezierie toscane, come quelli nel Museo d'Arte Medioevale di Arezzo e nel Museo Civico di San Gimignano.
Coppa su piede
Venezia
Primi decenni del XVI secolo
Vetro trasparente, smalti, oro
height: 6.5 cmØ 23 cm
Inv. 0573
Sala da PranzoLa coppa è caratterizzata da costolature che riproducono un disegno a reticolo ("baloton"), ottenute con la tecnica della mezza stampaura, con la faccia esterna concava.
La tesa è decorata con rosette dorate racchiuse tra due file di puntini in smalto bianco e rosso in forma di triangoli. Il piede a tromba è applicato successivamente e termina con un filo di vetro trasparente.
Il piatto appartiene alla produzione vetraria muranese dei primi decenni del Cinquecento e presenta lo stesso motivo a reticolo di altri manufatti vitrei smaltati conservati in collezioni pubbliche e private.
La coppa è rara e interessante grazie al fatto che, dopo essere stata decorata, è stata riattaccata nuovamente e posta in forno per fissare gli smalti.
Coppa su piede
Venezia
Primi decenni del XVI secolo
Vetro trasparente e oro
height: 8 cmØ 23 cm
Inv. 0574
Sala da PranzoLa coppa in vetro trasparente è bassa e larga, con decorazione dorata a treccia sopra sei trifogli dipinti.
Risale ai primi decenni del Cinquecento ed è stata probabilmente dipinta a freddo, il che spiega la perdita di alcune parti della decorazione dorata. La decorazione a treccia dorata è insolita per la produzione vetraria muranese di questo periodo e non ci sono pezzi simili tra quelli noti.
Esistono coppe simili nella forma ma decorate con il tradizionale motivo a squamette dorate e smalti.
Coppa su piede
Venezia
Primi decenni del XVI secolo
Vetro trasparente, vetro blu, smalti, oro
height: 9 cmØ 24 cm
Inv. 0512
Sala da PranzoCoppa in vetro trasparente decorata con una stella in smalto rosso, blu, bianco e foglia oro, accompagnata da costolature dorate ad andamento radiale ottenute con la tecnica della mezza stampaura.
L'opera appartiene alla produzione muranese dei primi decenni del Cinquecento ed è simile ad altri oggetti esistenti in diverse collezioni pubbliche.
La coppa è stata dipinta con squame dorate e puntini a smalto di color verde acquamarina, bianco e rosso. Il basso piede a tromba è stato applicato in un secondo momento ed è arricchito da un filo di vetro blu.
La coppa Bagatti Valsecchi presenta anche un bordo trasparente con due fili di vetro blu ripiegati verso il basso.
Coppa su piede
Venezia
Primi decenni del XVI secolo
Vetro trasparente, vetro blu, smalti e oro
height: 8 cmØ 28 cm
Inv. 0513
Sala da PranzoCoppa di vetro trasparente con dodici costolature dorate che si irradiano dal centro in un andamento spiraliforme.
Decorata con foglia oro e smalti di colore rosso, bianco e blu, presenta un bordo trasparente decorato con un filo circolare in vetro blu. Il piede a tromba è decorato da un filo in vetro blu e circolare dorato.
Il motivo decorativo delle squamette dorate era già presente nelle carte muranesi del Cinquecento. La coppa presenta molte similitudini con altri pezzi risalenti ai primi decenni del XVI secolo, con la differenza che quest'ultimi presentano uno stemma araldico al centro della composizione.
La coppa in oggetto è stata rotta in centottanta pezzi e restaurata nel marzo del 1996, ma alcune piccole parti risultano mancanti.
Piatto
Venezia
Primi decenni del XVI secolo
Vetro trasparente, vetro blu, smalti, oro
height: 5 cmØ 27 cm
Inv. 0526
Sala da PranzoPiatto in vetro trasparente con costolature a "meza stampaura" dorate a raggiera e uno stemma araldico al centro che raffigura un leone rampante entro uno scudo a smalti bianco, blu e rosso.
Il bordo è ripiegato e sul rovescio è visibile una spaccatura irregolare.
La tecnica con cui è stato realizzato il pezzo, la mezza stampaura, si usava a Venezia tra il XV e il XVIII secolo.
La produzione di questi piatti smaltati costolati con stemmi era diffusa a Murano nei primi decenni del Cinquecento.
Calice a coppa ottagonale
Venezia
Primi due decenni del XX secolo
Vetro trasparente
height: 30 cmØ 11 cm
diametro piede 10 cm
Inv. 0510
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente è caratterizzato da raffinate proporzioni, con una coppa conica sagomata ad ottagono e uno stelo allungato con due globi e una sfera schiacciata nella parte superiore. Il piede è liscio e a disco.
Il calice è parte della produzione muranese dei primi due decenni del Novecento e presenta somiglianze con alcuni calici prodotti dalla Compagnia Venezia Murano - Pauly e C. negli anni '20, realizzati in vetro trasparente o in colori tenui come il giallo o l'ametista.
Confronti simili possono essere fatti con calici della ditta Salviati dei primi anni del Novecento.
Doppia ampolla per olio e aceto
Venezia
Probabilmente inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro lattimo
height: 22 cmØ 9.5 cm
Inv. 0550
Sala da PranzoL'ampolla gemina in vetro trasparente "fumé" ha due elementi bulbosi uniti, con colli ricurvi decorati da fili in vetro lattimo e base a disco con doppio orlo.
È realizzata con una tecnica particolare in cui un'unica ampolla viene tagliata e divisa in due colli separati.
Questo tipo di ampolla per olio e aceto, di qualità meno raffinata rispetto ad altri esemplari, era comune nella produzione muranese del Settecento.
Ampolla farmaceutica
Venezia
Seconda metà del XVI secolo
Vetro trasparente e vetro lattimo
height: 22 cmØ 6.5 cm
Inv. 0558
Sala da PranzoL'ampolla farmaceutica in vetro trasparente ha un corpo ovoidale decorato con un motivo a retortoli in vetro lattimo racchiuso da due giri concentrici sempre in lattimo.
Il collo largo termina con un finto coperchio con doppio globo schiacciato e pomolo in vetro incolore, mentre il beccuccio dritto presenta una decorazione in vetro lattimo all'interno.
Questo tipo di ampolla "chiusa" era destinato a contenere medicamenti liquidi, come l'elisir, che non evaporavano facilmente.
L'assenza dell'ansa e il tipo di decorazione in vetro lattimo la differenziano da altre ampolle farmaceutiche. La sua forma si avvicina a quella delle nasse dal collo conico con ansa, mentre il tipo di decorazione è evidente in diversi pezzi del Sei e Settecento, sia di area toscana che catalana.
Questa ampolla mostra somiglianze con altri manufatti vitrei di area veneziana datati tra la metà e la seconda metà del XVI secolo, particolarmente per il motivo decorativo a retortoli sovrapposti nella superficie della bottiglia.
L'origine veneziana dell'ampolla è ulteriormente confermata dalla sua base lavorata con le pinze, identica a quella di un'altra ampolla farmaceutica della fine del XVI secolo conservata nel Kunstrewerbemuseum di Berlino.
Piatto
Venezia
Secondo decennio del XX secolo
Vetro trasparente
height: 6 cmØ 35 cm
Inv. 0572
Sala da PranzoIl piatto in vetro trasparente ha un doppio orlo e presenta un motivo a fiore formato da sedici grandi bacellature, realizzate a stampo e disposte radialmente nel centro.
È un manufatto della produzione muranese del secondo decennio del Novecento, caratterizzata dalla produzione di soffiati in vetro trasparente con forme lineari e semplici e tonalità cromatiche delicate.
Questo piatto è simile a un modello della vetreria Venini e a quelli prodotti dalla S.A.V.A.M. in quel periodo.
Calice a coppa svasata
Venezia
Ultimi decenni del XVI - inizi del XVII secolo
Vetro trasparente
height: 14 cmØ 10 cm
diametro piede 6 cm
Inv. 0563
Sala da PranzoIl calice è in vetro trasparente con coppa a imbuto che si allarga a campana nella parte superiore, corto balaustro come stelo con una sfera schiacciata nella parte superiore su cui poggia la coppa e piede a disco.
In base a confronti con altri calici simili, la datazione proposta è tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento.
Un calice molto simile è raffigurato in un dipinto di Alessandro Allori del Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Doppia ampolla per olio e aceto
Venezia
Ultimi tre decenni del XIX secolo
Vetro trasparente paglierino e vetro acquamarina
height: 28 cmØ 8 cm
Inv. 0547
Sala da PranzoLa doppia ampolla per olio e aceto è realizzata in vetro trasparente leggermente "fumé", con il corpo a doppia valva terminante con due opposti colli lavorati a "rigadin retorto".
Lo stelo è costituito da un nodo costolato e da un disco in vetro trasparente, mentre il piede a campana rovesciata e allargata ha delle leggerissime costolature "a rigadin".
La forma di quest'ampolla a conchiglia richiama lucerne e vasetti realizzati nel Seicento e conservati nel Museo Vetrario di Murano.
Questo modello fu riproposto dalle vetrerie muranesi nella seconda metà dell'Ottocento, come si evince dai cataloghi di vendita e dalle fotografie d'epoca.
Il pezzo era collocato in una delle vetrine della Sala da Pranzo della Casa Bagatti Valsecchi, tra calici rinascimentali e ceramiche, come documentato da una fotografia del 1918.
Calice a coppa polilobata
Venezia
Ultimo quarto del XIX secolo
Vetro trasparente e foglia d'oro
height: 11 cmØ 9 cm
diametro piede 5,5 cm
Inv. 0531
Sala da PranzoIl calice è realizzato con vetro trasparente leggermente fumé con coppa polilobata a sei lobi.
Lo stelo è a balaustro con nodo al centro, ha sottili costolature ad andamento spiraliforme e due ansette dorate con morise in vetro trasparente. Il piede è a disco con una leggera incrinatura alla base. Il calice appartiene alla produzione muranese dell'ultimo quarto dell'Ottocento.
Sebbene i modelli di riferimento siano i soffiati veneziani o "à la façon de Venise" del Seicento, il calice in questione è parte della produzione ottocentesca per la qualità del vetro e per il tipo di doratura presente sulle ansette.
Vasetto a tre becchi
Venezia
Ultimi tre decenni del XIX secolo
Vetro opalescente, vetro azzurro e oro
height: 17 cmØ 4 cm
diametro piede 6 cm
Inv. 0542
Sala da PranzoIl vaso è in vetro opalescente con una boccia ampolliforme e tre becchi dorati a forma di valva di conchiglia applicati sul corpo, insieme a tre anse dello stesso tipo.
Il collo ha un filo di vetro pinzato color acquamarina, mentre l'imboccatura è decorata con un filo di vetro azzurro. Il piede è soffiato a stampo a rigadin retorto con costolature spiraliformi.
Si ispira a modelli cinque-seicenteschi di produzione muranese per la forma e il motivo delle tre anse, e ai vasi spagnoli per i becchi.
La diffusione di soffiati simili nella seconda metà dell'Ottocento è documentata da esempi conservati in collezioni pubbliche e fonti a stampa coeve.
Il pezzo qui esposto mostra segni di uso comune nel fondo.
Piatto
Venezia
XIX secolo
Vetro trasparente
height: 3 cmØ 20 cm
Inv. 0570
Sala da PranzoPiatto in vetro trasparente con lieve rilievo sul fondo e orlo sottile leggermente ripiegato.
Questo tipo di piatti dalle forme lineari e semplici, tipici della produzione delle officine muranesi, è stato prodotto tra il XVII e il XIX secolo. In particolare, il pezzo conservato nella collezione Bagatti Valsecchi risale al XVII secolo ed è caratterizzato da un bordo in vetro blu.
Questo piatto sembra invece appartenere al XIX secolo, in base alla qualità del vetro.
Vaso
Venezia
Ultimi tre decenni del XIX secolo
Vetro trasparente e vetro lattimo
height: 17.5 cmØ 10.5 cm
Inv. 0566
Sala da PranzoIl vaso in vetro trasparente leggermente fumé ha un corpo troncoconico decorato con dodici fili di vetro trasparente e un cordoncino pinzato in vetro lattimo alla base.
Presenta due anse a volute in vetro lattimo, decorate con motivi pinzati in vetro incolore. Il piede è a forma di tromba rovesciata con orlo ripiegato.
Originariamente, il vaso aveva un coperchio trasparente con presa a disco e pomolo, come documentato da una foto del 1918.
Modelli simili sono stati prodotti dalla vetreria muranese Testolini, attiva nella produzione di vetri soffiati a imitazione dell'antico.
Piatto
Venezia
XIX secolo
Vetro trasparente
height: 2.5 cmØ 24 cm
Inv. 0551
Sala da PranzoIl piatto in vetro trasparente, privo di decori, con ombelico conico e larga tesa a doppio orlo, rappresenta un tipo di produzione muranese che ebbe origine già nel Quattrocento e continuò fino al XIX secolo.
Piatti di questo genere, chiamati "piatti da tovagliolo", erano spesso utilizzati a tavola e si trovano in collezioni come quella di Federico IV di Danimarca, conservata al Castello di Rosenborg.
Sono documentati anche in dipinti del Cinquecento, come la Cena in Emmaus del Museo Civico di Montepulciano.
Nonostante la lunga storia, il nostro esemplare sembra risalire all’Ottocento per la qualità del vetro.
Calice a coppa conica
Venezia
XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 13 cmØ 14.5 cm
diametro piede 9 cm
Inv. 0569
Sala da PranzoIl calice è realizzato in vetro trasparente con una coppa conica e un breve gambo a due nodi distali.
Questo calice è simile ad altri pezzi conservati in diversi musei italiani, ma si differenzia per il piede a disco con doppio orlo. Anche altri soffiati, di area veneziana della fine del XVI e del XVII secolo, presentano il medesimo motivo del gambo a due nodi distali con differenti tipi di coppa.
Chiarimenti di datazione sono stati ottenuti tramite il confronto con esemplari simili e la conferma della datazione proposta al XVII secolo e ai primi anni del XVIII.
Calice a coppa conica svasata
Venezia
XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 17 cmØ 12.5 cm
diametro piede 9,5 cm
Inv. 0535
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente, con coppa conica bassa e molto svasata all'orlo, stelo allungato e conico, e piede liscio e a disco. Questo calice, databile al XVII secolo, si differenzia dai calici in vetro cristallo del Cinquecento per il piede più largo e lo stelo più slanciato.
Una decorazione graffita a punta di diamante con motivi naturalistici appare anche su altri soffiati veneziani del Seicento e dei primi anni del Settecento.
La collezione Bagatti Valsecchi conserva differenti calici simili, tra cui alcuni quasi identici al pezzo in questione, ma datati al Cinquecento.
Calice a coppa espansa
Venezia
XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 11.5 cmØ 14.5 cm
diametro piede 8, 5 cm
Inv. 0560
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente, con coppa arrotondata ed espansa e un piede a disco con doppio orlo.
Risalente al periodo compreso tra il XVII e l'inizio del XVIII secolo.
Calice a coppa espansa
Venezia
XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 12 cmØ 14 cm
diametro piede 8 cm
Inv. 0561
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente con coppa arrotondata ed espansa, posizionato su uno stelo conico.
Il piede ha un doppio orlo a disco.
È stato prodotto nel XVII secolo o all'inizio del XVIII secolo.
Secchiello
Venezia
XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente graffito a punta di diamante
height: 14 cmØ 21 cm
Inv. 0564
Sala da PranzoIl secchiello in vetro trasparente ha una forma tondeggiante ed espansa che si restringe verso la parte superiore per allargarsi nuovamente all'imboccatura, con un bordo alto a doppio orlo e un fondo a cono pronunciato.
La decorazione incisa a punta di diamante presenta soggetti naturalistici, tra cui racemi, tralci di foglie e un camoscio.
Il manico mobile, a forma di ferro di cavallo, è in vetro trasparente ritorto e si inserisce entro due anse di vetro incolore fissate nella parte superiore del secchiello.
Questo tipo di secchiello in vetro era diffuso a Murano già a partire dalla seconda metà del Quattrocento e poteva avere una destinazione liturgica.
La decorazione a punta di diamante era comune a diversi soffiati dal Cinquecento, ma nel Seicento e nei primi anni del Settecento i decori erano più estrosi. Questo pezzo è databile al XVII o all'inizio del XVIII secolo, come altri secchielli di forma analoga conservati in collezioni private e pubbliche, ma esistono anche altri tipi di secchiello in vetro con tecniche e decorazioni diverse.
Calice a coppa espansa
Venezia
XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 14 cmØ 14 cm
diametro piede 8,5 cm
Inv. 0534
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente con coppa arrotondata ed espansa, stelo slanciato a forma conica e piede a disco con doppio orlo.
Si pensa che sia del XVII secolo o degli inizi del XVIII secolo, basandosi sull'analisi delle sue caratteristiche formali e sui confronti con calici simili conservati in diverse collezioni.
La decorazione a punta di diamante con motivi naturalistici sul gambo ritto è una caratteristica dei soffiati muranesi del Seicento e degli inizi del Settecento.
Vasetto
Venezia
XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 16 cmØ 4.5 cm
diametro piede 6,5 cm
Inv. 0530
Sala da PranzoVaso in vetro trasparente con un corpo a cipolla e un fondo rientrante a cono.
Il collo ha un'imboccatura svasata e sulla parte superiore ci sono decorazioni a motivo a cordoncino pinzato in vetro incolore.
Il pezzo appartiene alla produzione seicentesca di manufatti in vetro "cristallo". È simile ad una bottiglia riprodotta in un disegno nella Bichierografia di Giovanni Maggi del 1604 dedicata al cardinale Del Monte, noto collezionista e mecenate di Caravaggio, ma con alcune differenze.
Un vaso di forma molto simile è dipinto in una tela di Bartolomeo Bimbi, mentre il motivo del cordoncino lavorato a pinza come elemento decorativo è presente in molti soffiati a forma di bottiglia e di vaso raffigurati in diverse nature morte della fine del XVII secolo e dei primi anni del XVIII.
Calice a coppa espansa
Venezia
XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 16 cmØ 14.5 cm
diametro piede 9,5 cm
Inv. 0533
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente della collezione Bagatti Valsecchi, con coppa arrotondata ed espansa, stelo conico e piede a disco con doppio orlo, risale alla produzione veneziana del XVII secolo.
Durante questo periodo, le proporzioni dei calici cambiarono rispetto a quelle del Cinquecento, con basi più larghe e steli più slanciati.
La forma della coppa del calice è simile a quella di altri esemplari seicenteschi conservati nel Museo Vetrario di Murano e nel British Museum di Londra, che presentano gambo conico e decorazioni caratteristiche dell'epoca.
Esemplari simili si trovano in dipinti del periodo, come quelli di Paolo Antonio Barbieri e Cristoforo Munari, che raffigurano calici con caratteristiche affini.
Calice a coppa conica
Venezia
XVII - primi due decenni del XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro azzurro
height: 18.5 cmØ 9 cm
diametro piede 9 cm
Inv. 0520
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente con una coppa a imbuto, decorato con alette in vetro azzurro con alcune morise in vetro incolore lavorate con le pinze.
La base del calice si allarga e lo stelo si allunga, cosa tipica dei calici del XVII secolo.
Il calice è databile ai primi due decenni del XVIII secolo, in base a raffigurazioni simili di cristalli con alette e morise in dipinti del periodo.
Calice a coppa svasata
Venezia
XVII - primi due decenni del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 15.5 cmØ 9.5 cm
diametro piede 8 cm
Inv. 0508
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente ha una coppa a campanula leggermente svasata all'orlo, uno stelo sottile a balaustro allungato con una sfera schiacciata alla base e un piede liscio a disco.
È un esempio della produzione veneziana di soffiati in vetro "cristallo" del XVIII secolo, in cui i calici hanno proporzioni diverse rispetto ai modelli del XVI secolo.
Il pezzo è stato datato grazie a confronti con opere pittoriche dell'artista Cristoforo Munari e di Bartolomeo Bimbi.
Calice a coppa svasata
Venezia
XVII - primo decennio del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 14.5 cmØ 11.5 cm
diametro piede 8,5 cm
Inv. 0552
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente presenta una coppa a campana svasata nella parte superiore e arrotondata alla base, uno stelo sottile a balaustro con dischi schiacciati nella parte inferiore e in quella superiore, e un piede liscio a disco.
È databile alla produzione veneziana del Seicento, come dimostrato dalla lunghezza dello stelo e dalla larghezza del piede, che lo distinguono dai calici cinquecenteschi in vetro "cristallo".
Esiste un confronto interessante con un calice raffigurato in una natura morta del pittore spagnolo Giovanni Quinsa del Seicento, e un altro pezzo simile è stato trovato nella collezione Vito Manca di Perugia.
Ampolla o bottiglia
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente e vetro azzurro
11 × 13 cm
Inv. 0568
Sala da PranzoL'ampolla è in vetro trasparente con corpo panciuto e leggere costolature, con collo formato da tre rigonfiamenti a globo, leggermente schiacciati e aperti, e una breve parte cilindrica decorata con un filo di vetro azzurro.
Questo tipo di ampolla è presente in uno dei disegni del primo libro della Bichierografia di Giovanni Maggi (1604), dedicato al cardinale Del Monte, e si presume che ne fosse in possesso un esemplare simile nella sua collezione.
La forma del manufatto vitreo è tipica del gusto seicentesco come documentato da altri disegni nella Bichierografia e da oggetti come alcune lucerne zoomorfe conservate nel Museo Vetrario di Murano.
Bottiglia
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
16.5 × 6 cm
Inv. 0504
Sala da PranzoLa bottiglia in vetro trasparente è stata soffiata in un solo pezzo a stampo.
È di forma poligonale con leggere costolature disposte diagonalmente e un collo cilindrico corto.
Appartiene alla produzione muranese del Seicento e pezzi simili sono conservati in diverse collezioni, tra cui il Museo Poldi Pezzoli di Milano, il Museo Vetrario di Murano e la Galleria Caviglia di Lugano.
Altri esemplari sono stati realizzati in vetro calcedonio con tappo in metallo o in vetro lattimo a reticello.
Calice a coppa conica
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
height: 20 cmØ 10.5 cm
diametro piede 8,5 cm
Inv. 0511
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente è caratterizzato da una coppa conica svasata all'imboccatura, collegata allo stelo soffiato a stampo aperto.
Lo stelo ha cinque rigonfiamenti compressi di dimensioni diverse, percorsi da sottili costolature diagonali simili a quelle chiamate "a rigadin retorto". Il piede è a disco con orlo ripiegato.
I confronti stilistici con calici simili suggeriscono la datazione al Seicento. Anche se la forma del gambo è presente in altri esemplari seicenteschi, il motivo delle alette in vetro blu e delle "morise" in vetro trasparente è unico rispetto ad altri esemplari noti.
Il disegno di un calice con stelo costituito da quattro rigonfiamenti conservato negli Uffizi presenta somiglianze con il calice in questione, ma con un piede più piccolo. La produzione figurativa della seconda metà del Seicento e dei primi decenni del Settecento include raffigurazioni di calici con lo stesso tipo di gambo a nodi costolati.
Possibili produzioni catalane del tardo Cinquecento che imitano i manufatti veneziani sono testimoniati da un esemplare privato di Barcellona.
Calice a coppa espansa
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
height: 15 cmØ 16 cm
diametro piede 9 cm
Inv. 0532
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente presenta una coppa arrotondata e espansa, con un gambo a balaustro che ha un disco schiacciato nella parte superiore e due dischi simili nella parte inferiore, con un piede liscio e a disco.
Questo tipo di calice è stato prodotto a Venezia nel Seicento e differisce dai calici del Cinquecento in quanto ha una forma meno proporzionata e uno stelo più allungato e meno "architettonico".
Questo tipo di calice è stato rappresentato in diverse opere figurative del Cinquecento e Seicento.
Calice a coppa espansa
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
height: 14.5 cmØ 15 cm
diametro piede 8,5 cm
Inv. 0514
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente con una coppa a catino con un orlo largo che poggia su di uno stelo a balaustro decorato con costolature a rigadin retorto, con un piede liscio e a disco.
Appartiene alla produzione veneziana del XVII secolo. La contemporanea produzione figurativa riprende e documenta la diffusione di calici simili.
Ci sono diverse varianti, sia del XVI che del XVII secolo, che si trovano in diverse collezioni in giro per il mondo.
Calice a coppa conica
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
height: 15.5 cmØ 9 cm
diametro piede 8 cm
Inv. 0527
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente con coppa a imbuto che si espande a forma di campana nella parte superiore, un gambo conico leggermente più largo nella parte superiore e un piede a disco con doppio orlo.
Appartiene a una produzione veneziana del XVII secolo in cui si allarga il piede rispetto alle calibrate proporzioni dei calici del XVI secolo.
Un disegno della Bichierografia riproduce un calice analogo con coppa simile ma diverso nella forma del gambo.
Il confronto fra questi calici evidenzia come la forma di soffiato in vetro cristallo abbia subito variazioni nella forma dello stelo e nelle dimensioni del piede nel passaggio dal Cinquecento al Seicento.
Calice a coppa espansa
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
height: 13 cmØ 13 cm
diametro piede 7,5 cm
Inv. 0553
Sala da PranzoIl calice è in vetro trasparente con una coppa poco funzionale, a catino e con un ampio orlo piatto, uno stelo a balaustro con un piccolo disco schiacciato nella parte superiore e un piede liscio e a disco.
È stato prodotto a Venezia nel XVII secolo e rappresenta una forma evoluta dei calici cinquecenteschi, con steli a balaustro più lunghi e basi più larghe.
Sono stati trovati pezzi simili in diverse collezioni pubbliche e private datati sia al Cinquecento che al Seicento.
Un altro calice simile, ma con uno stelo a costolature spiraliformi, è conservato nella collezione Bagatti Valsecchi.
Calice a coppa sagomata
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
height: 19.5 cmØ 9 cm
diametro piede 7,5 cm
Inv. 0505
Sala da PranzoIl calice è in vetro trasparente, con una coppa che presenta un rigonfiamento a boccia aperto, che si allunga in una forma conica svasata nella parte superiore. Il gambo è a balaustro con un piccolo nodo liscio, mentre il piede è a disco.
Questo pezzo proviene dalla produzione vetraria muranese del Seicento, caratterizzata da basi più larghe rispetto ai calici cinquecenteschi.
Alcuni calici del Seicento, simili a questo, sono esposti nel Museo Vetrario di Murano e risultano difficili da usare per bere. Il calice Bagatti Valsecchi potrebbe essere identificato con i "goti zucarini", citati in documenti muranesi del Sei e Settecento, come una delibera dell'Arte dei Vetrai del 1685.
Disegni dell'epoca, come quelli di Giovanni Maggi del 1604, mostrano calici con coppe simili ma steli diversi, riflettendo l'evoluzione dello stile.
Calici simili sono conservati in varie collezioni, con datazioni che variano dalla fine del XVI secolo alla prima metà del Seicento.
Un altro calice a due rigonfiamenti è presente nella collezione Bagatti Valsecchi.
Calice a coppa sagomata
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
height: 22 cmØ 11 cm
diametro piede 9 cm
Inv. 0506
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente ha una coppa svasata costituita da due rigonfiamenti sferici di diverse dimensioni che si aprono direttamente nel corpo campaniforme con orlo allargato.
Il gambo, in vetro incolore, ha una forma a balaustro e il piede è a disco. Si ritiene che il calice sia stato prodotto nel Seicento, basandosi su confronti con calici del periodo e soffiati dalle forme estrose e a rigonfiamenti aperti conservati nel Museo Vetrario di Murano.
Il termine "goti zucarini" potrebbe essere stato utilizzato per descrivere questo tipo di calice in alcune carte muranesi del XVII e XVIII secolo.
Calice a coppa svasata
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
height: 13.5 cmØ 12 cm
diametro piede 8 cm
Inv. 0554
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente ha una coppa a campanula molto svasata, uno stelo a balaustro con due dischi schiacciati nella parte superiore e inferiore, e un piede liscio e a disco mancante di una piccola parte.
Risale al Seicento, dove si allargava il piede e si allungava lo stelo.
Esistono pezzi simili nel Museo Vetrario di Murano, nel Kunstgewerbemuseum di Berlino, e nelle Civiche Raccolte d'Arti Applicate del Castello Sforzesco di Milano. Esiste anche un pezzo simile orginariamente datato al Cinquecento nella collezione Bagatti Valsecchi.
Un dipinto di Alessandro Allori (1535-1607) con un calice analogo è al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Tazzina biansata
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente e vetro azzurro
height: 5.5 cmØ 9 cm
Inv. 0538
Sala da PranzoLa tazzina è realizzata in vetro trasparente e ha una forma circolare, leggermente svasata, con costolature "a meza stampaura" fino a metà del corpo.
La parte superiore è decorata con due fili in vetro azzurro e presenta due ansette lavorate a cordoncino. La base è piccola e a disco.
Questo tipo di coppetta è tipico della produzione vetraria muranese del Seicento, come dimostrano diversi pezzi simili in varie collezioni e opere figurative contemporanee.
Ad esempio, una tazzina biansata, simile alla nostra, è raffigurata in un'opera di Giuseppe Recco conservata nel Museo Nazionale di Varsavia. Un'altra tazzina, con ansette a cordoncino e costolature verticali, appare in una tela di Christian Berentz.
Un pezzo analogo è presente in un disegno del codice pergamenaceo della Biblioteca Casatanese di Roma, datato 1624.
Due esemplari molto simili alla nostra tazzina si trovano nel Museo Vetrario di Murano e nella Galleria Laméris di Amsterdam. Anche nel Museo Poldi Pezzoli di Milano si conserva una tazzina in vetro color ambra con un motivo di costolature simile.
Il motivo delle ansette lavorate a cordoncino è comune anche nella produzione di coppette del XVII secolo di area catalana.
Tazzina biansata
Venezia
XVII secolo
Vetro trasparente
height: 7 cmØ 12 cm
Inv. 0567
Sala da PranzoLa tazzina in vetro trasparente è leggermente svasata nella parte superiore e presenta un motivo decorativo a piccole bugne su quasi tutta la superficie tranne che sulla zona del bordo.
È lavorata con la tecnica della mezza stampaura e ha due anse simmetriche lavorate a cordoncino.
Nonostante una leggera incrinatura nella base, questa tazzina può essere attribuita alla produzione muranese del Seicento.
Ci sono anche altri esempi di tazzine simili con le due anse a cordoncino ma realizzate con tecniche differenti.
Il motivo delle anse lavorate a cordoncino caratterizza anche la produzione di coppette del XVII secolo di area catalana.
Bottiglietta
Venezia
XVII-XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 18 cmØ 5 cm
diametro piede 7,5 cm
Inv. 0539
Sala da PranzoLa bottiglietta è realizzata in vetro trasparente e ha la forma di un imbuto rovesciato, con un fondo circolare a cono molto rientrante che si restringe verso il collo, svasato all'imboccatura.
Non è chiaro a quale uso fosse destinato questo oggetto; potrebbe aver servito per contenere liquidi come il vino.
Nel Museo di Palazzo Rosso a Genova si trovano alcune bottiglie simili, decorate con lo stemma della Repubblica genovese, ma con un collo più largo e meno strozzato. A differenza di queste, la nostra bottiglietta non presenta alcun segno o indicazione di livello e manca di stemmi.
Un dipinto del 1711 di Cristoforo Munari ritrae una bottiglia di forma simile, decorata alla base del collo con un motivo a cordoncino pinzato, contenente vino.
Ampollina farmaceutica
Venezia
XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro azzurro blu
height: 11 cmØ 4.5 cm
Inv. 0523
Sala da PranzoL'ampollina in vetro trasparente ha un corpo conico-piriforme e un breve collo, con un finto coperchio decorato da una presa quadrilobata in vetro azzurro-blu.
Presenta un'unica ansa a doppia voluta e un beccuccio con canna leggermente arcuata.
Questo tipo di ampolla era probabilmente destinato a usi farmaceutici, come indicato dalla presenza del finto coperchio e di una sola apertura, progettata per inserire i medicinali e prevenire l'evaporazione. Era utilizzata per contenere liquidi come elisir, simile ad altre ampolle di dimensioni maggiori.
La brillantezza e trasparenza del vetro suggeriscono una datazione al Settecento in ambito veneziano, confermata dal confronto con manufatti della collezione del castello di Rosenborg a Copenaghen, raccolti dal sovrano danese Federico IV.
Altre ampolle farmaceutiche simili sono conservate nel Museo Vetrario di Murano e nelle Civiche Raccolte d'Arti Applicate del Castello Sforzesco di Milano.
Ampollina farmaceutica
Venezia
XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro blu
height: 11 cmØ 4.5 cm
Inv. 0524
Sala da PranzoL'ampollina è realizzata in vetro trasparente, presenta un corpo conico-piriforme e un breve collo con un finto coperchio, dotato di una presa quadrilobata in vetro azzurro-blu. È munita di un'unica ansa a doppia voluta e di un beccuccio con canna leggermente arcuata.
Questo tipo di ampollina era probabilmente destinato a usi farmaceutici, come evidenziato dalla presenza del finto coperchio e dalla singola apertura, concepita per inserire il medicinale e prevenire l'evaporazione. Si presume che conteneva liquidi come elisir, simile ad ampolle di dimensioni maggiori.
La trasparenza e brillantezza del vetro suggeriscono una datazione al Settecento in ambito veneziano, confermata dal confronto con manufatti della collezione del castello di Rosenborg a Copenaghen, raccolti dal sovrano danese Federico IV nel suo viaggio a Venezia nel 1709.
Altre ampolle simili, ma di dimensioni maggiori, si trovano nel Museo Vetrario di Murano e nelle Civiche Raccolte d'Arti Applicate del Castello Sforzesco di Milano.
Compostiera
Venezia
XVIII secolo
Vetro trasparente e pasta vitrea gialla, rossa, arancione, blu e verde
height: 15 cmØ 9.6 cm
Inv. 0540
Sala da PranzoUn'elegante compostiera di vetro trasparente a forma sferoidale, arricchita da due ansette in vetro incolore a forma di foglia, decorate con fragole in vetro trasparente. Il coperchio è ornato da una mela in pasta vitrea dai vivaci colori gialli, rossi, arancioni e blu, con una foglia verde. La base ad anello, realizzata con un ampio pontello a corona, conferisce stabilità e raffinatezza all'oggetto.
Questa compostiera si inserisce nella tradizione vetraria settecentesca di Murano, nota per l'uso di frutti in pasta vitrea colorata. Simili manufatti sono documentati in collezioni pubbliche, come il Museo Vetrario di Murano e le Civiche Raccolte d'Arti Applicate del Castello Sforzesco.
Altre compostiere con caratteristiche diverse, come forme e prese a mascheroni, sono conservate nel Museo Ariana di Ginevra.
La varietà stilistica di queste opere evidenzia la ricchezza e la creatività della produzione vitrea veneziana dell'epoca.
Doppia ampolla per olio e aceto
Venezia (?)
XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 21 cmØ 8.5 cm
Inv. 0549
Sala da PranzoL'ampolla gemina della collezione Bagatti Valsecchi è un esempio raffinato di vetro decorato, composta da due elementi a boccia con motivi floreali e naturalistici incisi a rotella.
I colli ricurvi, ornati da costolature verticali ben pronunciate, si innestano su un unico sostegno a balaustro, anch'esso decorato, con una base a disco dal profilo ripiegato.
La tecnica di lavorazione, che prevede la saldatura a caldo dei due elementi, è più costosa e raffinata rispetto ad altre ampolle gemine della stessa collezione.
L'incisione a rotella, che comincia a essere utilizzata nel Settecento, si ritrova in manufatti veneziani che imitano quelli boemi.
Alcuni esempi di vetri simili sono conservati nel Museo Vetrario di Murano.
La decorazione dell'ampolla presenta affinità con altri oggetti, come un'ampolla del Museo del Bargello e un'altra della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis. Analoghi motivi decorativi si trovano anche in un piatto del Museo di Veste Coburg.
Altre ampolle con caratteristiche simili, realizzate con la stessa tecnica, sono datate alla metà del Settecento e conservate in musei come quello di Murano e di Veste Coburg, evidenziando la diffusione di questo tipo di oggetto anche in altri contesti, come la produzione spagnola di La Granja de San Idelfonso.
Questi elementi suggeriscono un panorama artigianale complesso e interconnesso, in cui le influenze stilistiche e le tecniche si intrecciano, rendendo difficile un'attribuzione precisa esclusivamente a Venezia.
Calice a flute
Venezia o "à la façon de Venise"
Fine del XVI - inizi del XVII secolo
Vetro trasparente
height: 29 cmØ 10 cm
diametro piede 9 cm
Inv. 0509
Sala da PranzoIl calice è realizzato in vetro trasparente con coppa conica molto stretta e allungata, stelo corto ed un piede liscio a disco.
Questo tipo di calice, chiamato a "flute", veniva prodotto a Venezia per l'esportazione verso i mercati fiamminghi; l'oggetto infatti veniva rappresentato spesso nei dipinti fiamminghi del Seicento. Il calice a "flute" della collezione Bagatti Valsecchi mostra una forma simile a quella di un tipo raffigurato nei disegni della "Bichierografia" di Giovanni Maggi, dedicata al cardinale Del Monte, noto collezionista e mecenate di Caravaggio. Maggi sottolinea che le fogge dei bicchieri illustrati derivano dagli oggetti presenti nella collezione del cardinale.
Diversi esemplari di calici simili sono stati datati allo stesso periodo. Un calice è conservato nel Museo Poldi Pezzoli di Milano, mentre altri due si trovano nel Rijksmuseum di Amsterdam e nel Museo Ariana di Ginevra. Questi confronti rafforzano l'attribuzione temporale del calice Bagatti Valsecchi.
Inoltre, ci sono calici con lo stesso gambo ma coppe differenti, uno conservato nel Museo Civico di Torino e un altro nelle collezioni del Museo Calderini di Varallo. Questi pezzi evidenziano la varietà delle produzioni vitree dell'epoca, suggerendo un contesto artigianale fiorente e ben documentato.
La vicinanza stilistica e cronologica dei vari esemplari conferma l'importanza e la diffusione di questo tipo di calice nel panorama del vetro veneziano del Seicento.
Calice a coppa sagomata
Venezia o "à la façon de Venise"
Fine del XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro azzurro
height: 19.5 cmØ 7.5 cm
diametro piede 8 cm
Inv. 0545
Sala da PranzoIl calice è realizzato in vetro trasparente con una coppa a campana allungata e due rigonfiamenti aperti e schiacciati, mentre il gambo è decorato con una sola aletta in vetro azzurro con creste in vetro trasparente.
La datazione proposta è ai primi anni del XVIII secolo, basata su confronti con altri soffiati simili. Calici simili ispirarono la produzione veneziana del XIX secolo.
Si può escludere una datazione all’Ottocento per la qualità del vetro e la resa approssimativa di alcune parti.
Piatto
Venezia
XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 2.5 cmØ 50 cm
Inv. 0559
Deposito
Il piatto in vetro trasparente, di dimensioni notevoli, presenta un ombelico a cono al centro e una larga tesa con doppio orlo. Tuttavia, ha una grossa incrinatura centrale.
Questi piatti, a seconda delle dimensioni, erano denominati "reali", "da cappone" e "da tovagliolo", come riportato in un documento del 1721 dell'Archivio di Stato di Venezia relativo a una fornitura di vetri per la principessa del Piemonte.
Il pezzo della collezione Bagatti Valsecchi può essere identificato come "reale" grazie al suo diametro di 50 centimetri. Alcuni piatti simili, di varie dimensioni e accompagnati da vetri a filigrana, sono conservati nel castello di Rosenborg, in Danimarca, allestito nel 1714. La maggior parte di questi vetri fu acquistata dal sovrano danese o donata dalla Repubblica Veneta durante il soggiorno del re a Venezia nel 1709.
Databile ai primi decenni del XVIII secolo, il nostro piatto può essere confrontato con esemplari simili del castello di Rosenborg. Altri piatti in vetro incolore con caratteristiche analoghe si trovano in diverse collezioni pubbliche, tra cui il Museo Civico di Torino e il Bayerisches Nationalmuseum di Monaco.
Sebbene la produzione di piatti in vetro trasparente fosse diffusa nella vetraria muranese dei secoli precedenti, gli esemplari meglio conservati risalgono al Cinquecento e sono decorati a smalto.
Nella collezione Bagatti Valsecchi è presente anche un piatto simile ma di dimensioni minori, databile all'Ottocento.
Calice a coppa sagomata
Venezia o "à la façon de Venise"
Fine del XVII -inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro verde azzurro
height: 21.5 cmØ 8 cm
Inv. 0544
Sala da PranzoIl calice è in vetro trasparente con una coppa a campana stretta e allungata che presenta tre rigonfiamenti schiacciati e aperti nella parte inferiore.
Il fusto è cilindrico con alette in vetro verde-azzurro e ha due decorazioni a creste trasparenti. Il piede è a disco e separato dallo stelo da un altro piccolo disco schiacciato.
La conservazione è buona, anche se presenta segni di usura.
La presenza di alette con creste in vetro trasparente è caratteristica di manufatti vitrei veneziani del Seicento e inizio Settecento.
Alcuni calici simili sono stati prodotti anche nella seconda metà dell'Ottocento, ma la qualità del vetro e l'approssimazione di alcuni dettagli nel calice in questione suggeriscono una datazione più antica, fino ai primi anni del XVIII secolo.
Doppia ampolla per olio e aceto
Venezia (?)
XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 25 cmØ 9 cm
Inv. 0548
Sala da PranzoL'ampolla gemina è composta da due elementi a boccia decorati a rotella con soggetti floreali e geometrici, con due colli ricurvi intrecciati con costolature fitte e molto pronunciate.
La base è a disco con orlo ripiegato e il sostegno è unico, stretto alla base e con un nodo, solo per metà in vetro pieno. Sono possibili alcuni confronti con manufatti simili del periodo, come un'ampolla conservata nel Museo del Bargello di Firenze e un'altra della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo, ma l'attribuzione a Venezia non è del tutto sicura, in quanto questo tipo di ampolla era diffusa anche in altri paesi.
Tali manufatti erano realizzati soprattutto per il mercato interno della Repubblica Veneta e sono indicati come oggetti "alla moda di Boemia".
Vasetto tipo “Kuttrolf”
Venezia o "à la façon de Venise"
XVII secolo
Vetro trasparente evetro azzurro
height: 30 cmØ 7.5 cm
Inv. 0565
Sala da PranzoIl vasetto è in vetro trasparente e poggia su una base a disco con orlo ripiegato.
La struttura comprende un nodo schiacciato con piccole costolature, seguito da quattro nodi aperti disposti verticalmente, con i due ultimi leggermente schiacciati, e una parte cilindrica con una leggera strozzatura a metà. L'apertura a becco è decorata da un filo di vetro azzurro lungo l'orlo.
La parte superiore del vaso e l'imboccatura presentano leggere costolature verticali.
Il manufatto mostra segni di devetrificazione.
Vasi di questo tipo, noti come "Kuttrolf", erano prodotti a Venezia e nelle vetrerie d'Oltralpe tra la fine del Cinquecento e il Seicento. Il termine deriva probabilmente dal latino "gutta" (goccia), poiché questi oggetti permettevano di versare liquidi lentamente. L'uso di questi vasetti come contenitori di vino durante banchetti è documentato da fonti figurative germaniche del periodo.
Un modello simile è presente nella Bichierografia di Giovanni Maggi, dedicata ai vetri del cardinale Del Monte.
Negli ultimi decenni dell'Ottocento, la produzione vetraria veneziana "in stile antico" includeva soffiati ispirati ai "Kuttrolf" seicenteschi, come documentato nel Museo Poldi Pezzoli di Milano.
Vaso con coperchio
Venezia o Toscana
XVII secolo
Vetro trasparente e oro
height: 21 cmØ 7 cm
diametro base 8,5 cm
Inv. 0543
Camera RossaIl vaso è in vetro trasparente color giallino, con una base circolare a disco e un nodo sferico.
La sua forma presenta una parte globulare schiacciata, alla quale si innesta una sezione cilindrica leggermente svasata nella parte superiore. L'orlo dell'imboccatura è doppio e ripiegato.
Nella parte alta sono stati attaccati a caldo due anellini, che, insieme a quelli sul coperchio, servivano per far passare una cordicella con un sigillo di ceralacca, permettendo di richiudere il vaso in modo sicuro. Il coperchio, anch'esso in vetro, ha una forma a cupola ribassata e termina con una presa su un nodo, caratterizzata da segni delle pinze usate nella lavorazione, che ricorda la forma di una croce.
Sulle prese e sugli anellini di chiusura sono visibili alcune tracce di doratura, che un tempo erano probabilmente complete.
Questo vaso presenta alcune analogie con una serie di vasi senza anellini, conservati nella collezione del Museo di Veste Coburg, destinati a usi farmaceutici. La presenza di anellini sul corpo e sul coperchio è riscontrabile anche in alcuni reliquiari cilindrici, come in un esemplare del Museo Ariana di Ginevra. Inoltre, si confronta con un vaso simile, proveniente dalla spezieria dello Spedale di Santa Fina di San Gimignano, suggerendo un uso potenzialmente farmaceutico.
L'oggetto, di produzione toscana, sembra riflettere modelli veneziani di reliquiari, come quello conservato nel Museo Vetrario di Murano.
Altri confronti includono reliquari cilindrici con coperchio a cupolino, anellini e prese a forma di croce arrotondata, che presentano segni delle pinze usate nella lavorazione.
Vasetto con coperchio
Venezia o Toscana
XVII-XVIII secolo
Vetro trasparente, vetro azzurro blu e vetro lattimo
height: 12.5 cmØ 5 cm
Inv. 0519
Sala da PranzoIl vasetto è in vetro trasparente, di forma cilindrica, con un coperchio a cupolino ribassato e una presa rotonda in vetro azzurro-blu. La base è a disco e bombata.
Non è facile determinare l'uso esatto di questo manufatto, ma potrebbe essere stato destinato a un impiego farmaceutico, per contenere medicamenti come erbe o minerali.
Alcuni confronti possibili sono con due vasetti cilindrici della fine del Cinquecento, provenienti dalla spezieria dello Spedale di Santa Fina, che presentano un coperchio a cupolino e pomolo, ma si differenziano per la presenza di anellini sul corpo, dimensioni maggiori e una presa in vetro trasparente.
Altri due esemplari simili, con lievi variazioni nella forma del coperchio e nel pomolo in vetro trasparente, sono conservati nel Museo Vetrario di Murano e potrebbero essere stati destinati a un uso liturgico.
Calice a coppa conica
Venezia o "à la façon de Venise"
Fine del XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 15.5 cmØ 9 cm
diametro piede 7,5 cm
Inv. 0528
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente, con coppa a forma di cono e stelo sottile in vetro pieno.
La provenienza del manufatto rimane incerta, anche se alcuni esempi simili sono stati esposti presso il Museo Vetrario di Murano. La datazione di questo calice è stata stabilita confrontandolo con un simile pezzo del Museo Vetrario di Murano, datato al XVII secolo, decorato con cristallo graffito a punta di diamante con motivi naturalistici.
Calici simili furono prodotti in Francia all'inizio del XVIII secolo, mentre quelli dipinti in alcune nature morte del periodo avevano uno stelo a balaustro allungato.
Calice a coppa conica
Venezia o "à la façon de Venise"
Fine del XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 19.5 cmØ 10.5 cm
diametro piede 9 cm
Inv. 0555
Sala da PranzoIl calice è in vetro trasparente con coppa ad imbuto e stelo conico in vetro pieno; il piede è liscio e a disco ha una leggera sbeccatura.
La produzione di calici con coppa ad imbuto interamente in vetro trasparente è stata molto diffusa a Venezia e in Europa durante il XVII secolo e l'inizio del XVIII secolo. È difficile stabilire l'area di produzione del pezzo, ma è possibile datarlo intorno alla fine del XVII o all'inizio del XVIII secolo.
Calici simili sono stati trovati in molte collezioni pubbliche e privati, in particolare in Francia. Alcuni calici simili sono dipinti in alcune nature morte di artisti come Cristoforo Munari e Bartolomeo Bimbi.
Calice a coppa conica
Venezia o "à la façon de Venise"
Fine del XVII - inizi del XVIII secolo
Vetro trasparente
height: 20.5 cmØ 12 cm
diametro piede 9,5 cm
Inv. 0556
Sala da PranzoCalice in vetro trasparente con un piede a disco su cui si innesta un sottile stelo in vetro pieno e una coppa a forma conica.
Questo tipo di calice, dalle forme semplici e lineari, era prodotto a Venezia e in altre fornaci europee nel XVII secolo e all'inizio del XVIII secolo, come dimostrato da diversi esemplari presenti in collezioni pubbliche. A
ltri calici simili sono stati trovati nel Museo Vetrario di Murano, nel Museo Civico di Modena e nel Museo Ariana di Ginevra, e alcuni esemplari sono datati alla prima metà del XVIII secolo.
Piatto
Venezia o "à la façon de Venise"
XVII secolo
Vetro trasparente e vetro blu
height: 3 cmØ 19 cm
Inv. 0571
Sala da PranzoIl piatto è in vetro trasparente con un leggero fondo e un decoro semplice costituito da un filo in vetro blu applicato sul bordo.
È stato probabilmente utilizzato per scopi comuni dato il suo basso livello di decorazione. Ci sono diversi esemplari simili in vari musei come il Museo di Veste Coburg, il Museo Ariana di Ginevra e il Museo Vetrario di Murano, ma con diverse variazioni di decoro.
Alcuni di essi hanno una catena di vetro azzurro al centro del piatto.
Calice a flute
“A la façon de Venise” (probabilmente Spagna)
XVII-XVIII secolo
Vetro trasparente e vetro azzurro
height: 22 cmØ 6 cm
diametro piede 7,5 cm
Inv. 0546
Sala da PranzoIl calice in vetro trasparente ha una coppa a imbuto stretta e uno stelo decorato con due ansette in vetro incolore e azzurro sormontate da un filo pinzato in vetro trasparente. Il piede è liscio e a disco.
Appartiene al tipo di calici a "Mute" con decorazioni ad alette pinzate, prodotti nel XVII secolo a Venezia e in altre parti d'Europa, che imitavano i soffiati di Murano. Si ritiene che il calice provenga dalla Spagna per le caratteristiche delle ansette in vetro azzurro a grandi creste irregolari simili a quelle di altri oggetti spagnoli dell'epoca.
Altri calici simili sono stati datati alla seconda metà del XIX secolo, ma la datazione del calice in questione oscilla tra il XVII e il XVIII secolo, probabilmente di produzione spagnola.